20 metri di Tricolore hanno sottolineato, anche scenograficamente la giornata dedicata alla Festa della Bandiera. La nostra, l’Italiana!
“La bandiera della Repubblica – stabilisce il Decreto del Presidente della Repubblica n. 545 del 18 luglio 1986, all’articolo 7 – è simbolo della Patria, dell’onore e dell’unità, nonché delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei suoi caduti e va difesa fino all’estremo sacrificio e ad essa vanno tributati i massimi onori”.
La Festa della Bandiera voluta dal sindaco Carmine Esposito per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con la regia del direttore artistico del Bicentenario Anastasiano, dott. Luigi De Simone, ha toccato punti altissimi di cultura ed arte, sia la mattina con le scolaresche, sia di sera con la cittadinanza.
20 metri di Tricolore teso dai volontari della Protezione Civile hanno aperto il corteo di cittadini ed associazioni, che, partito da piazza Siano, ha percorso strade cittadine fino ad arrivare al Cine-Teatro Metropolitan, con assessori e consiglieri comunali di maggioranza e minoranza; Forze dell’Ordine tra cui il colonnello Mario Cinque, Comando Provinciale di Napoli; il cap. Michele D’Agosto, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castel Cisterna; il maresciallo Fernando De Solda, Comandante della locale stazione dei carabinieri, la Polizia Municipale.
Il teatro pienissimo ha tributato applausi spontanei agli attori Arnolfo Petri e Dora Celeste Amato, che insieme a I Giocondi, realtà anastasiana di grande valore artistico, hanno ripercorso tappe significative della storia d’Italia.
Carmine Esposito, sindaco, è salito sul palco portando la bandiera italiana. Un segno che ha fatto da preludio al suo discorso, che riportiamo integralmente in seguito.
Ospite d’eccezione, il Prefetto.
“La bandiera italiana – ha affermato il prefetto di Napoli, dott. Andrea De Martino – non è stata istituita da una legge qualsiasi ma dalla Costituzione ed è la sintesi dei nostri valori, che ci richiama ad uno stile di vita, dove solidarietà e rispetto delle regole sono i due fronti su cui avere alta l’attenzione e spendersi. Grazie a tutta Sant’Anastasia e soprattutto al sindaco che ha voluto fermarsi per riflettere sull’unità d’Italia”.
La sala ha applaudito con convinzione e tutti i commenti hanno sottolineato l’importanza del saluto del Prefetto.