Napoli e il mondo della prostituzione, girato il documentario “Ragazzi in saldo”

La prostituzione a Napoli è irrisolta. Resta uno dei grandi problemi di questa città. A farne le spese sono immigrati ed italiani giovani e giovanissimi che ogni giorno offrono il loro corpo a decine e decine di automobilisti. Sono perciò dei veri e propri schiavi che purtroppo hanno questa unica fonte per poter sopravvivere. I luoghi dove più si concentra questo giro è il centro direzionale e piazza Garibaldi. Il problema non è solo sotto l’occhio dei cittadini partenopei ma ormai è un fenomeno conosciuto in tutta Italia. Raitre ha ideato un bellissimo reportage che andrà in onda il prossimo gennaio 2012. Questa inchiesta dal cui titolo “Ragazzi in saldo” sarà presentata dal programma “Crash”, condotto da Valeria Coiante. Inoltre questa inchiesta importantissima è stata realizzata dai giornalisti napoletani Amalia de simone,Walter Medolla, e Simone Petricciuolo. Insomma “Raitre” ha realizzato un progetto davvero impegnativo che descrive in modo dettagliato ed estremamente realistico le giornate di questi giovani che sono costretti a prostituirsi. Nel reportage verranno presentate immagini ,video ed interviste girate sia di notte che all’alba. Fra gli approfondimenti più rilevanti ci sarà l’intervista agli operatori sociali della cooperativa Dedalus che si occupa da anni del problema dell’immigrazione clandestina e della prostituzione maschile. All’interno del reportage si intrecciano tante storie di giovani fra cui quella di un ragazzo che dopo aver perso il lavoro è costretto a prostituirsi. Il ragazzo racconta tutta la sua storia,parlando della difficile ricerca di un’occupazione,del rapporto con la madre,dei rapporti sessuali intrattenuti con personalità politiche, dei continui raid punitivi nei confronti suoi e di tutti quelli che svolgono il suo stesso mestiere. Nonostante questa vita così triste e misera egli confessa alle telecamere la sua speranza di uscire da questo circolo vizioso e la sua passione cioè:l’arte. Il ragazzo quindi incarna le sensazioni, gli stati d’animo, le paure e le speranze di tutti coloro che si trovano nella sua stessa posizione. Oltre a questa rappresentazione ci sono tantissime altre testimonianze da parte di immigrati clandestini che lavorano in fabbriche e per arrotondare si prostituiscono che raccontano anche la sottile linea di razzismo a cui vanno incontro anche nei rapporti con i singoli clienti e con i “capi”. Il reportage inoltre è completato dall’analisi del magistrato della Dda Antonello Ardituro che illustra nei minimi dettagli il problema prostituzione ed il suo legame con l’attività dei clan camorristici. Con questo servizio si cercherà di informare in primis molte persone che ancora oggi ignorano questi problemi e queste storie ed in secondo luogo di smuovere chi può mettere freno a questo “inferno” senza fine.

Aniello Danilo Memoli

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