Ieri sera, tra i punti all’ordine del giorno di un consiglio comunale convocato dopo tre mesi di mancato confronto ed assenza di discussione, vi era al sesto punto la discussione di tale mozione, ma vista l’ora tarda, e nonostante la richiesta del PdL di proseguire i lavori (per rispetto dei commercianti presenti in aula), la maggioranza di Mauri ha votato il rinvio del consiglio a lunedì sera.
“Sarebbe stato opportuno proseguire e fornire una risposta concreta a questi cittadini dopo mesi di sterili e dannose contrapposizioni – ribadisce Squillante – ed invece il Sindaco, dopo averci presentato insieme alla Giunta, con le proprie relazioni un paese che non è tale, non ha trovato di meglio da fare che andare via durante un mio intervento.
E nonostante il nostro invito a proseguire, la maggioranza ha preferito rimandare di altri tre giorni la discussione della mozione, con grave disappunto per chi, come me ed i commercianti vessati del centro storico, attende dallo scorso 8 novembre una risposta sulla soppressione di un provvedimento che ha avuto il solo merito di produrre una situazione di degrado economico e sociale, riducendo una delle zone più floride commercialmente ad un ghetto degradato e solitario”.
Considerando che “la ZTL ha già prodotto la chiusura o il trasferimento di otto esercizi in quelle strade”; Squillante e Longobardi hanno chiesto con l’interrogazione “di conoscere quali siano state le reali motivazioni che hanno portato l’Amministrazione alla scelta di istituire la ZTL”; nella convinzione che l’Amministrazione, prima di adottare il provvedimento istitutivo della ZTL, non abbia effettuato “idonee verifiche e ricerche finalizzate ad accertare l’impatto che tale provvedimento avrebbe avuto sulle attività commerciali e sull’economia generale della zona”.
Anche lunedì sera, verrà ribadita con forza in aula, attraverso la mozione presentata dalle minoranze consiliari, la richiesta di procedere alla “immediata sospensione della ZTL in attesa della esecuzione dei necessari accertamenti, prima che diventi del tutto irreversibile il danno economico lamentato dai commercianti in quella zona”.