La notte del 26 giugno 2008 lo storico pastificio Cooperativa Pastai Gragnanesi fu distrutto completamente da un incendio. A mille giorni da quel rogo, ieri è ripartita ufficialmente la produzione nello stabilimento ristrutturato. Gragnano si riappropria di un pezzo di economia che ha fatto storia della “città della pasta”. All’inaugurazione era presente anche il presidente della Legacoop nazionale, Giuliano Poletti. «La ripartenza dello stabilimento – ha detto Poletti – è il risultato di una volontà forte a conferma di un’idea: le cose si possono fare. Questa è la riposta che in una situazione di crisi possiamo e dobbiamo avere fiducia di trovare un sogno, poi svegliarci e mettersi a lavoro. Le persone da sole hanno paura ma cooperando si può fare. Questa azienda cooperativa la porteremo come esempio in giro per l’Italia invitando a venire a vedere come si fa». Il giorno dopo l’incendio, c’era tanta sfiducia sul futuro dell’opificio gragnanese. In tanti pensavano fosse finita in fiamme la storia dell’importante pastificio che ha fatto la sua fortuna grazie alla vicinanza della stazione ferroviaria (ora chiusa) e alla qualità del prodotto. Ma i membri della Cooperativa si sono rimboccati le maniche, e grazie all’impegno del presidente Giovanni D’Avino ieri è stato riaperto il pastificio la cui produzione, in realtà, non si è mai fermata: la cooperativa di via Giovanni Della Rocca ha continuato l’attività a Sant’Antonio Abate, in attesa della fine dei lavori. Le fiamme, appiccate da ignoti criminali non ancora individuati che conservano anche il movente, fecero un milione di euro di danni. L’incendio salvò solo il terzo livello, conservando le bottiglie incendiarie inesplose. «In quella maledetta notte – ha ricordato D’Avino – bruciò una parte della storia, non solo nostra, ma dell’intera città. Quelle fiamme stavano mandando in fumo il nostro sogno: portare avanti il testimone dei nostri padri, antichi maestri pastai». Fondato nel 1860, il pastificio fu rilevato dalla cooperativa di pastai nel 1980, attiva fino all’incendio. Ma ora rinasce dalle ceneri, continuando a praticare l’“arte bianca” che ha reso Gragnano famosa in tutto il mondo. Per l’occasione il pastificio ha lanciato due nuovi formati di pasta: la mista lunga e i paccheri ondulati. «E siamo entusiasti – ha concluso D’Avino – perché abbiamo realizzato con sacrifici un pastificio all’avanguardia che continua la tradizione della pasta artigianale». Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Gragnano, Annarita Patriarca, da pochi giorni diventata mamma di Francesca. «Con questa apertura – ha commentato – posso dire di avere avuto un doppio parto: la mia bambina ed il pastificio. Per noi la produzione della pasta è motore pulsante della città e fattore d’identità. A due passi da Castellammare anche la crisi della Fincantieri condiziona la nostra economia. La collaborazione tra imprese e istituzioni è un dovere morale di qualsiasi classe politica».