Se esiste il sogno americano, allora esiste anche quello napoletano. Il 26 marzo, al teatro Pierrot di Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli, quattro persone con al seguito un esercito di uomini e donne si sono uniti per un unico scopo: rendere realtà quel sogno. Questo battaglione composto da circa seicento persone ha un nome che rispecchia a pieno il senso di napoletanità: Dea Partenope, una Onlus capitanata dal “tenente” Nunzio Sorianiello che da anni si batte per concretizzare un sogno che, giorno dopo giorno, si allontana dalla sua forma utopica. La passione di tutte queste persone ha alimentato un progetto che oggi è una profonda sinergia di sport e solidarietà, e cosa può rappresentare meglio i tratti positivi della popolazione partenopea, se non la passione per il calcio e la smisurata generosità della sua gente. È nato, così, un binomio perfetto per chi, come la Dea Partenope, vuole far sì che anche i più sfortunati sorridano al mondo e, nonostante i soli cinque anni di vita, i successi sono arrivati su entrambi i fronti: bronzo alle fasi nazionali, galà di beneficenza, pranzi per i bisognosi, regali agli orfani di Castel Volturno e tanto altro. Questa volta la Dea Partenope ha risposto alla richiesta daiuto della giovane Laura, una ragazza affetta da esostosi multipla ereditaria e, grazie alla partecipazione del tutto gratuita di cabarettisti del calibro di Nando Varriale ed Enzo Fischietti, è stata raccolta una somma pari a circa 4mila euro, che è stata devoluta all’Acar, che si occupa della ricerca delle cause di questa rara malattia, con lo scopo di aiutare tutti coloro che, come Laura, rincorrono il proprio sogno.