Sant’Antonio Abate: “Salotto Letterario”, si è discusso di Sindone

Si è parlato di Sacra Sindone nel terzo appuntamento del “Salotto letterario”, il progetto ideato e realizzato a cura dell’assessorato alla cultura del Comune di Sant’Antonio Abate, con la presentazione del libro di Daniele De Matteis e Alessandro Paolo Bramanti “Sacra Sindone, un mistero tra scienza e fede”. L’opera dei due autori pugliesi, l’uno avvocato e l’altro ricercatore universitario, pone la lente di ingrandimento su uno degli oggetti più misteriosi, discussi, studiati ed indagati esistenti al mondo. Un uomo di legge e uno scienziato ripercorrono, con il loro libro, guidati dall’antico diritto romano e dalla scienza più moderna, lo straordinario, affascinante ed al contempo agghiacciante racconto dell’uccisione di un uomo, scritto nel suo sudario con caratteri di sangue. Esaminano le fattezze del giustiziato, riamaste impresse sul lino in modo quanto mai misterioso e singolare, così dettagliate fino a rivelarne le proporzioni ed il volto, sino a svelare che il corpo, in quel lenzuolo funebre, non può essere rimasto avvolto che poche ore. Impronte e tracce, materia di studi approfonditi da parte di equipe di scienziati di tutto il mondo che sono rimaste sempre misteriosamente inspiegabili, malgrado le ricostruzioni e le rielaborazioni fatte ricorrendo a computer e a strumentazioni e tecniche sofisticatissime come, ad esempio, l’impiego dell’isotopo radioattivo C14, uno dei metodi più utilizzati per datare ogni tipo di materiale. La velocità con cui gli atomi di carbonio 14 decadono è nota e perciò, confrontando il livello di C14 con il numero totale di carbonio presente nei resti, è possibile calcolare il tempo trascorso dal decesso o, come nel caso del sacro sudario, l’epoca del suo impiego. Ma aldilà dell’aspetto puramente scientifico impossibile non scorgere il ritratto dell’Uomo che, per antonomasia, ha cambiato la storia degli uomini. Ridicolizzata con saccenza, contrabbandata come un falso medievale da chi non è tuttavia in grado riprodurne che goffe imitazioni, la Sindone continua ad appassionare ed interrogare non solo la scienza ma ogni uomo del terzo millennio. Ed è a lettori del terzo millennio che questo libro vuole offrire una piccola via d’accesso, senza la pretesa di essere esauriente, sarebbe impossibile trattandosi di un  mistero, ma toccandone tutti i punti salienti: la stoffa, il sangue, l’immagine,la storia, fino all’ultima famosa quanto oscura vicenda del radiocarbonio. Evitando di essere troppo tecnico senza però cedere sul rigore, soprattutto sperando di trasmettere una scintilla dell’interesse che ha animato e anima i suoi autori. All’incontro, svoltosi sabato nell’aula consiliare del Comune e moderato dal giornalista Giovanni Ametrano, hanno partecipato il sindaco di Sant’Antonio Abate Antonio Varone, Don Giovanni D’Auria, rettore del Santuario San Gerardo Maiella e padre Fausto Colecchia superiore della comunità Dehoniana di Sant’Antonio Abate.

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