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Napoli: turismo in declino. Federalberghi annuncia crisi

Con l’arrivo della bella stagione e dei vari ponti festivi, Napoli e le diverse località campane si offrono storicamente a villeggianti occasionali e non che scelgono questa terra per staccare, anche solo per un attimo, con la vita frenetica di tutti i giorni. E’ ormai risaputo che Napoli e dintorni offrono bellezze su tutti i fronti, da quello della cultura – con la stragrande presenza di complessi monumentali ed artistici – a quello paesaggistico-naturale, con le meraviglie che l’Esistenza ha donato a questa terra. La Campania, dunque, è da sempre meta preferita di un turismo principalmente estero, fatto essenzialmente di Americani, Inglesi, Nordeuropei e, più raramente Asiatici. Ma ad oggi, è ancora così? Purtroppo no! Tristi, ma significativi dati hanno riportato un fortissimo decremento del turismo partenopeo che, in questo 2011, sta toccando picchi molto bassi. Da un’analisi del 2005 emerge un calo dei villeggianti di circa il 30-40 %. Cifre decisamente significative che delineano uno status quo ai danni degli esercenti, in primo luogo la Federalberghi Napoli che denuncia un ingente danno all’economia della Città. Eliminando simboli e percentuali, nel 2005 le presenze di stranieri sono state circa 1 milione e 200mila. Poi è cominciato il declino, fino ad arrivare allo scorso anno con poco più di 800mila. I motivi di questa crisi turistica è quasi inutile menzionarli: si va dalla microcriminalità allo stile di vita, diciamo, “particolare” dei partenopei, passando per la, ormai, conosciuta in tutto il globo, emergenza rifiuti. Insomma, tutta una serie di circostanze che ha portato a questa involuzione del turismo a Napoli. Il ché, del resto, danneggia tutto il tessuto economico partenopeo. Seconda l’associazione “Noi Consumatori” a pagare il caro prezzo della mancanza di turisti a Napoli sono anche gli stessi musei che, perdendo visitatori, perdono anche e soprattutto introiti finanziari. Una situazione, quindi, al limite della disperazione che non aiuterà, di certo, Napoli a risollevarsi da questo mesto baratro.

Giuseppe Annunziata

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