Eccoci di fronte all’ennesimo caso di violazione dei diritti del cittadino, affiancato dalla pessima abitudine degli amministratori politici sempre più propensi a promettere lune e pozzi ed altrettanto vicine al non mantenere tale impegno. Questa volta siamo a Somma Vesuviana, più precisamente al Parco Verde, zona residenziale che si prolunga fino al confine con il limitrofo Comune di Sant’Anastasia. Si tratta di una grossa area verde, per altro, particolarmente frequentata per la presenza di una farmacia, diversi bar e strutture pubbliche. Una zona tranquilla che, apparentemente, non desterebbe alcuna notizia, se non a causa del triste stato di degrado in cui versa. Le quasi cento famiglie che abitano il Parco, assieme alle tante persone che quotidianamente per lavoro o per esigenza si trovano a frequentare lo stesso, si vedono in costante contatto con una realtà difficile, un infausto quadro incorniciato da problematiche di tipo strutturale, quali mancanza di illuminazione, pali caduti al suolo o in procinto di, strade ricoperte da profonde buche ed una coltre di sassolini e ghiaia, o danni al tessuto sociali, come coppiette che si appartano sotto le balconate delle abitazioni, giovani e meno giovani che muovono all’interno del Parco i remi del narcotraffico e malintenzionati che si ritrovano a suscitare tremore agli stessi residenti. Senza considerare poi i continui atti vandalici portati a termine da parte di chi di quel luogo se ne frega altamente. Queste sono solo alcune delle problematiche sollevate dagli abitanti del Parco Verde all’Amministrazione Comunale che da diversi anni porta avanti quello che gli stessi cittadini definiscono “un tira e molla burocratico” fatto, principalmente, di promesse ed impegni presi in periodo d’elezioni e, poi, dimenticati nel quinquennio di poltrona. Nel marzo del 2009, sembrò vedersi una svolta: l’Amministrazione Allocca, con la delibera n.15 acquisì il parco per usucapione, entrando, così, in possesso delle strade che attraversano il complesso e facendosi carico della dotazione di servizi pubblici e della conseguente manutenzione. A tale decisione, l’opposizione reagì bruscamente, definendo questo un movimento atto solo a rispettare un accordo preso in periodo pre-elettorale con i cittadini, ed in tal modo non si teneva conto dei restanti disagi del Paese. Beh, tutto errato non è, ma, in ogni caso, così facendo, se ne risolve almeno uno di problema…Fatto sta che ad oggi la situazione non è ancora risolta. I cittadini sono sempre meno soddisfatti di quanto i politici facciano per salvaguardare i propri diritti ma, ancor peggio, si vedono amareggiati e delusi, tristi per dover restare barricati nelle proprie abitazioni a causa della poca civiltà dei propri concittadini e per il menefreghismo dei propri amministratori.
Giuseppe Annunziata