Volla, i numeri del PUC

Sembra proprio non avere fine la vicenda PUC a Volla, continua lo scontro sui numeri tra tecnici del Comune e l’ufficio tecnico, in particolare sul numero delle abitazioni in relazione alla stima del fabbisogno abitativo per l’anno 2018. A tal fine il sindaco Ricci ha riepilogato tutta la storia della travagliata vicenda PUC iniziata nel giugno 2010, ritenendo inammissibile ed inattendibile il numero delle 2032 abitazioni calcolate dalla provincia, ed ha sottolineato come le stime invece effettuate prima dal professor Ferrigni, e poi dal professor Piemontese che entrambi hanno partecipato al convegno di ieri sul PUC, siano ben diverse e che il numero totale del fabbisogno per nuove abitazioni sia in realtà di 2702. Il sindaco ha poi criticato l’operato di tutti coloro dicevano di volere il PUC e che in realtà hanno presentato ricorsi contro il PUC, ed ha ringraziato tutti i consiglieri comunali che hanno votato in favore del PUC. Riguardo alla parte tecnica invece il professor Piemontese architetto e docente presso l’università Federico II, ha invece illustrato come i calcoli della provincia siano in realtà frutto di una svista, in quanto la stima di 3,10 componenti di ogni nucleo familiare ottenuta dalla provincia sia attendibile, ma non è altrettanto attendibile secondo il prof. Piemontese il metodo utilizzato dall’ufficio provinciale tecnico perché tale metodo disattende il comma 2 dell’art. 65 delle norme di attuazione della proposta del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), e contraddice la stessa stima di 3,10 componenti perché il numero di residenti al 2018 stimato dalla provincia che è di 25607 residenti, andrebbe diviso per 7432 famiglie totali che si ottengono tramite una serie di semplici calcoli matematici in particolare sottraendo il numero di residenti stimato dalla provincia a quello risultante al 31-12-08 che è di 23228, quindi 25607-23228 = 2379 che è la stima dei nuovi abitanti, tale numero diviso 3,10 dà come risultato 767 che addizionato al numero delle famiglie al 31-12-08 pari a 6665, dà come risultato appunto le 7432 famiglie al 2018, e dividendo il numero dei residenti stimato dalla provincia, al numero delle famiglie sempre stimato dalla provincia, cioè 25607/7432 si ottiene una stima dei componenti per ogni famiglia pari a 3,45 quindi secondo il professor Piemontese i dati della provincia oltre a disattendere il comma 2 dell’art. 65 delle norme di attuazione del PTCP si contraddicono essi stessi. Il professor Ferrigni ha invece illustrato il meccanismo perverso che viene talvolta a crearsi nei comuni tra le tre figure del Sindaco, il costruttore A ed il vicino B, poiché spesso viene a crearsi una sorta di alleanza tra il Sindaco ed il vicino B venendo ad accordi sull’altezza degli edifici nel caso in cui il costruttore A superi l’altezza imposta. Ma nel caso del comune di Volla ha spiegato il professor Ferrigni c’è una regola nel PUC che previene l’abusivismo siccome questa regola stabilisce che se un costruttore realizza un volume in più, non solo il vicino B dovrà costruire un volume in meno ma tutti i costruttori dovranno realizzare un volume in meno. Infine anche l’assessore all’urbanistica Sergio Wirz ha attaccato l’operato delle precedenti amministrazioni dichiarando che peggio di quanto fatto da queste non poteva essere fatto.

Massimo Venturi

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