Abbattimenti, da Palazzo Grazioli arriva lo stop alle ruspe

Stop alle ruspe. A dare l’ordine stavolta è direttamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo un incontro a palazzo Grazioli con i sindaci delle province di Napoli, Salerno e Caserta sul tema del cosiddetto «abusivismo di necessità». Secondo quanto annunciato dal premier, il prossimo consiglio dei ministri varerà un decreto legge che sospenderà «immediatamente» gli abbattimenti ordinati dalla magistratura e concederà «un congruo tempo per una serena valutazione del problema, in vista di una definitiva definizione». Serena valutazione che rimanda al piano paesistico regionale da approvare entro l’estate, come già auspicato dall’assessore regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela. In autunno poi si procederebbe alla valutazione caso per caso dei circa 60mila abusi edilizi della Campania. All’incontro a palazzo Grazioli hanno partecipato, tra gli altri,  anche il coordinatore regionale del Pdl in Campania, Nicola Cosentino, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro e i parlamentari del Pdl Vincenzo Nespoli e Pina Castiello. Grande soddisfazione dei comitati anti-ruspe che, dopo l’improvviso stop all’inserimento del decreto «bloccaruspe» all’interno del Milleproroghe, erano tornati a far sentire con decisione la propria voce presso tutte le sedi istituzionali. Il via libera al decreto è giunto al termine di una giornata particolarmente intensa, iniziata proprio con la nuova protesta a Montecitorio dei comitati guidati da Peppe Comentale, e conclusa con l’incontro istituzionale durato poco più di mezz’ora. Appena mercoledì scorso, sotto Montecitorio, si svolse la marcia antiruspe che vide sfilare 3mila cittadini campani insieme alle fasce tricolori. Nei prossimi giorni la bozza del provvedimento sarà preliminarmente sottoposta ai comitati campani per il diritto alla casa e in particolare al loro referente, che è stato individuato nella persona del senatore del Pdl Carlo Sarro. E sarà con tutta probabilità proprio quest’ultimo ad occuparsi dell’iter normativo, dopo aver già proposto diversi emendamenti per la riapertura per la Campania del condono del 2003 e una sanatoria per gli abusi realizzati prima del 31 marzo 2003 (circa 66mila casi). L’inserimento di questa norma, tra l’altro, non è da escludere. Contraria al provvedimento annunciato dal governo è invece Teresa Armato, senatrice del Pd: «Ci troviamo a discutere di una materia molto scivolosa – afferma – e non vorremmo che il decreto annunciato da Berlusconi strumentalizzi l’emergenza sociale vissuta da migliaia di cittadini per realizzare nuovi condoni. Gli abbattimenti – conclude – non fanno piacere a nessuno, ma gli eventi franosi di Sarno e Ischia hanno drammaticamente riproposto la necessità di uno sviluppo edilizio equilibrato e rispettoso delle regole, tutto il contrario di quello che farebbe la riapertura dei termini del condono edilizio e il blocco delle ruspe». Più duro ancora il commento del presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo che parla di provvedimento a favore della criminalità organizzata: «Berlusconi si appresta a pagare dazio per le promesse elettorali con un atto indecente, uno schiaffo alla legalità e un favore alle betoniere dei clan».

Antonio Averaimo

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