Potremmo definirla la partita più bella dell’anno, per merito di entrambe le squadre. La Lazio dell’ex Reja che fa la partita, ed il cuore della squadra azzurra sorretta dai sessantamila del San Paolo che in rimonta compiono l’impresa ed agguantano la vittoria portandosi al secondo posto a -3 dal Milan capolista. Le reti sono state messe a segno da Mauri, Diaz, ed un’autorete di Aronica per la Lazio, mentre per il Napoli vanno a segno Dossena e tripletta del “Matador” Cavani nuovo Dio del San Paolo. Unica nota negativa della gara l’ammonizione a Cavani che salterà la prossima gara contro il Bologna.
Sicuramente uno dei protagonisti della partita è stato Walter Mazzarri, versione “Oronzo Canà” l’allenatore nel pallone. Prima in confusione rimpiangendo le scelte di aver lasciato in panchina Ruiz e Gargano, raggiungendo il picco della disperazione quando strappa un foglio con la tattica dopo l’autogol di Aronica. Poi arriva l’illuminazione come “Canà” stravolge l’ormai studiato modulo 3-4-3, per il 4-2-4 stile modulo a farfalla. Disegnando una difesa a quattro, con Gargano e Hamsik a centrocampo, inserendo Mascara e Lavezzi tra le linee con Lucarelli e Cavani in attacco, e proprio quest’ultimo con una grandissima tripletta aggancia Di Natale nella classifica dei cannonieri di serie A e regala al Napoli la vittoria che mantiene gli azzurri in corsa per lo scudetto.
La Partita: La Lazio parte subito con un doppio vantaggio prima Mauri al 29′ taglia in due la difesa del Napoli ed insacca alle spalle dell’incolpevole De Sanctis, su questa rete le colpe vanno divise tra Cannavaro e Aronica che si perdono il centrocampista laziale. Poi ci pensa Dias al 57′ a dare l’illusoria prospettiva di aver portato i 3 punti a casa per la Lazio. Ma il Napoli in due minuti pareggia prima con Dossena al 59′, e poi con Cavani al 61′su assist di Maggio. Però quando la rimonta sembrava ormai fatta arriva l’apparente disfatta con un clamoroso autogol di Aronica.Anche se la Lazio avrebbe meritato prima il vantaggio grazie ad un gol regolare di Brocchi giudicato non gol da Banti. Nel finale poi la svolta, rigore trasformato da Cavani (ed espulso Biava) e, a 2′ minuti dalla fine la rete che fa esplodere tutta la Campania in un urlo di gioia, un sigillo da vero fuoriclasse del Matador che sigla il 4-3 per gli azzurri il tricolore è solo a -3.
Cosimo Silva