La sola repressione in molti casi può essere anche controproducente in un processo di riqualificazione sociale moderno: è quanto messo in essere da un operatore di Polizia Municipale di Ercolano da poco giunto in mobilità nella cittadina vesuviana. Con grande professionalità il casco bianco è riuscito a districarsi in una situazione particolarmente atipica che vedeva protagonista una utente in procinto di violare palesemente il codice stradale in materia di circolazione e sosta del veicolo. Senza colpo ferire né allarmando più di tanto i passanti l’operatore ha spronato l’incauta automobilista al senso civico e al rispetto dei regolamenti indispensabili alla convivenza civile. Preso atto delle infrazioni che senza l’intervento preventivo del vigile avrebbe commesso la “driver” si è scusata e complimentandosi con l’operatore ne ha lodato professionalità e garbo. L’episodio, di per se apparentemente ordinario, non è invece sfuggito all’attenzione dei residenti. Sono anni che gli esercenti lamentano eccessivo zelo da parte della municipale denunciando carenza di posti auto e disservizi logistici che penalizzerebbero le attività commerciali in loco. L’atteggiamento di palese disinvoltura, la professionalità e la cortesia del nuovo acquisto del comando vigili ha evidenziato invece il contrario: prevenendo ed entrando direttamente in sintonia con il cittadino è riuscito a guadagnarsi la stima e la comprensione dello stesso senza “danneggiarlo”, ovvero senza dover essere costretto ad elevare contravvenzione. Quanto questo modus operandi dovrebbe far riflettere la classe amministrativa locale: in un momento di forse recessione quale quello attraversato dal nostro Paese non è ipotizzabile un esercizio spartano di un potere istituzionale che deve, per sua stesa natura, essere preposto essenzialmente alla difesa dei cittadini e del bene comune. Al contrario attraverso l’informazione e la prevenzione mirata sarà possibile costruire un nuovo sottobosco sociale dove legalità e rispetto e per i diritti umani acquistino spessore e concretezza agli occhi soprattutto dei più giovani. Una nota positiva,quindi, per un territorio che ad oggi si trova a combattere con disfunzioni di ogni genere che affondano le radici in un processo di scolarizzazione indigeno inadeguato e in gestioni governative locali non sempre all’altezza del delicato compito. Un plauso quindi dalla comunità ercolanese all’efficiente vigile che è riuscito a distinguersi per efficienza ed umanità a discapito di un bacino d’utenza particolarmente complesso da gestire data l’eterogeneità dello stesso.
Alfonso Maria Liguori