Ercolano, polizia municipale: racconto di un episodio “atipico”

La sola repressione in molti casi può essere anche controproducente in un processo di riqualificazione sociale moderno: è quanto messo in essere da un operatore di Polizia Municipale di Ercolano da poco giunto in mobilità nella cittadina vesuviana. Con grande professionalità  il casco bianco è riuscito a districarsi in una situazione particolarmente atipica che vedeva protagonista una utente in procinto di violare palesemente il codice stradale in materia di circolazione e sosta del veicolo. Senza colpo ferire né allarmando più di tanto i passanti l’operatore ha spronato l’incauta automobilista al senso civico e al rispetto dei regolamenti indispensabili alla convivenza civile. Preso atto delle infrazioni che senza l’intervento preventivo del vigile avrebbe commesso la “driver” si è scusata e complimentandosi con l’operatore ne ha lodato professionalità e garbo. L’episodio, di per se apparentemente ordinario, non è invece sfuggito all’attenzione dei residenti. Sono anni che gli esercenti lamentano eccessivo zelo da parte della municipale denunciando carenza di posti auto e disservizi logistici che penalizzerebbero le attività commerciali in loco. L’atteggiamento di palese disinvoltura, la professionalità e la cortesia del nuovo acquisto del comando vigili ha evidenziato invece il contrario: prevenendo ed entrando direttamente in sintonia con il cittadino è riuscito a guadagnarsi la stima e la comprensione dello stesso senza “danneggiarlo”, ovvero senza dover essere costretto ad elevare contravvenzione. Quanto questo modus operandi dovrebbe far riflettere la classe amministrativa locale: in un momento di forse recessione quale quello attraversato dal nostro Paese non è ipotizzabile un esercizio spartano di un potere istituzionale che deve, per sua stesa natura, essere preposto essenzialmente alla difesa dei cittadini e del bene comune. Al contrario attraverso l’informazione e la prevenzione mirata sarà possibile costruire un nuovo sottobosco sociale dove legalità e rispetto e per i diritti umani acquistino spessore e concretezza agli occhi soprattutto dei più giovani. Una nota positiva,quindi, per un territorio che ad oggi si trova a combattere con disfunzioni di ogni genere che affondano le radici in un processo di scolarizzazione indigeno inadeguato e in gestioni governative locali non sempre all’altezza del delicato compito. Un plauso quindi dalla comunità ercolanese all’efficiente vigile che è riuscito a distinguersi per efficienza ed umanità a discapito di un bacino d’utenza particolarmente complesso da gestire data l’eterogeneità dello stesso.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.