In questi giorni il Comune di Centola sta affrontando un problema non facile problema. L’osservatorio internazionale per lo studio delle migrazioni degli uccelli rischia di essere demolito. Nelle scorse settimane presso gli uffici della Regione Campania si sono succedute varie riunioni che hanno avuto come tema centrale il problema dell’osservatorio. Purtroppo da alcuni giorni la procura di Vallo della Lucania ha proceduto al sequestro della struttura. Le riunioni sono state promosse soprattutto da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Vito Amendolara, di concerto con il sindaco di Centola Romano Speranza. Al centro del problema “osservatorio” c’è soprattutto il fatto che questa struttura è costata alla regione 900mila euro ma non è mai entrata in funzione. Il sindaco di Centola è sconfortato da questa situazione e ha dichiarato: “Abbiamo avuto più incontri per cercare di sistemare questa intricata situazione. Penso che la maggior parte delle colpe ricadano sulla precedente amministrazione che ha approvato questo progetto senza i dovuti accorgimenti e le dovute verifiche. La mia proposta è molto semplice e credo sia la più percorribile: utilizzare l’impianto. Ormai la struttura c’è ed i soldi sono stati spesi, perciò sarebbe uno spreco chiudere l’edificio e spendere altro danaro pubblico per le procedure giuridiche. Inoltre – ha continuato il primo cittadino – si potrebbe avviare la struttura sistemando le via d’accesso ad essa e portarvi la luce, l’acqua e l’accesso ad internet”.
In ordine di tempo il progetto che era stato così enormemente finanziato dal Comune e della Regione è stato bloccato prima dalla soprintendenza e poi dalla magistratura. Nel registro degli indagati sono finite molte persone tra lavoratori e direttori delle aziende appaltatrici. La situazione non è delle migliori, la soprintendenza punta sulla chiusura della struttura e sulla sua demolizione. Ciò sarebbe pericoloso ai fini del “concorso di colpa”. Il soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Salerno Gennaro Miccio ha precisato: “Questo è un caso anomalo che si è venuto a creare. Infatti mai si era presentata una situazione di difformità di una struttura rispetto al progetto originario. Abbiamo fatto notare questa situazione alla procura. Ma la decisione finale sulla continuazione o chiusura della struttura non spetta a noi”. Anche dal parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano arrivano manifestazioni di solidarietà verso l’osservatorio. Il presidente Amilcare Troiano si è augurato che si faccia tutto il possibile per salvare il parco e proteggere l’importante struttura.
Aniello Danilo Memoli