Pan di Napoli, prosegue fino al 25 aprile la mostra di Coda Zabetta

Prosegue fino al 25 aprile 2011 la mostra Lavori recenti di Roberto Coda Zabetta al PAN Palazzo delle Arti di Napoli.

Quindici dipinti, smalti su tela e per la prima volta la scultura, sia di medie che di grandi dimensioni, realizzata mischiando materiali poveri, ad altri tecnologicamente più evoluti: dalla gommapiuma, all’acciaio, fino alla resina.

L’artista andando oltre la riflessione sulla tragicità dell’esplosione della bomba atomica portatrice di morte, si sofferma su ciò che avviene immediatamente dopo, racconta l’immagine  che resta in seguito alla  scomparsa di ogni segno vitale, concentrandosi  sulla visione ultima di qualsiasi racconto esistito prima della completa sparizione. Il fumo, così, si trasforma in un intenso momento meditativo, traccia visiva dell’assenza.

Dopo lo straordinario successo di Nuvole Sacre nello scorso luglio al Palazzo Reale di Milano, Roberto Coda Zabetta espone al PAN | Palazzo delle Arti Napoli Lavori Recenti, mostra a cura di Claudio Composti, Maria Savarese e Igor Zanti.

Pittore e scultore, l’artista biellese, sin dal suo esordio sulla scena espositiva nazionale con un ciclo di lavori sui bambini morti nel genocidio in Ruanda, e con un altro sulla discriminazione razziale subita dagli albini africani, ha come oggetto della sua riflessione artistica il tema della sofferenza umana. Nei primi anni del Duemila inizia a produrre opere pittoriche di grandi dimensioni, in cui il volto umano diviene protagonista della sua ricerca, attraverso pennellate dense e materiche. Nei lavori esposti lo scorso luglio a Milano, Coda Zabetta si confronta, invece, con la tremenda catastrofe provocata dall’esplosione della bomba atomica di Hiroshima: una riflessione sul destino  degli uomini quando, attraverso l’uso ed abuso della scienza e della tecnica, tentano di valicare i limiti della propria coscienza, generando tragedie.

I Lavori Recenti di Coda Zabetta presentati al PAN sono la naturale evoluzione creativa del progetto milanese.

L’artista, infatti, andando oltre la riflessione sulla tragicità dell’esplosione portatrice di morte, ora si sofferma su ciò che avviene immediatamente dopo, racconta l’ immagine  che resta in seguito alla  scomparsa di ogni segno vitale, concentrandosi  sulla visione ultima di qualsiasi racconto esistito prima della completa sparizione. Il fumo, così, si trasforma in un intenso momento meditativo, traccia visiva dell’assenza: tra il fisico e l’incorporeo, ponte energetico tra cielo e terra, ciò che è visibile dell’intangibile, immagine del trascendente.

L’idea di questa mostra nasce proprio mentre l’artista si trovava in Indonesia, nei giorni in cui il vulcano Merapi esplodeva, liberando in cielo una nube densa.  Ed è stato in quel momento che lui ha legato idealmente l’immagine dell’energia del Merapi a quella del Vesuvio, foriero di morte ed al contempo di tensione vitale.

Al Palazzo delle Arti di Napoli saranno esposti quindici dipinti, smalti su tela e per la prima volta la scultura, sia di medie che di grandi dimensioni, realizzata mischiando materiali poveri, ad altri tecnologicamente più evoluti: dalla gommapiuma, all’acciaio, fino alla resina.

Completano il percorso espositivo un video inedito girato da Ferdinando Vicentini Orgnani e Alessandra Minini sulla vita dell’artista insieme ad un altro girato nel 1960 del regista giapponese  Eikoh Hosoe dal titolo Navel and A-Bomb.

Il catalogo è pubblicato da PAPARO Edizioni, con testi critici di Claudio Composti, Maria Savarese, Igor Zanti.

Nota Biografica:

Roberto Coda Zabetta nasce a Biella nel 1975.

Dopo aver frequentato per diversi anni lo studio dell’artista Aldo Mondino, inizia a partecipare a mostre e ad alcuni concorsi per giovani artisti sia in Italia che all’estero.

IDENTITÀ ANONIME (2000) è il suo primo catalogo, dedicato ai bambini morti nel genocidio in Ruanda. Nello stesso anno vince il Premio Passaggi a Nord-Ovest organizzato dalla Fondazione Pistoletto e dal Comune di Biella. Nel 2001 si stabilisce a Milano e inizia una serie di lavori: fondamentale sarà la sua amicizia con Alberto Fiz, Marina Mojana e Luca Beatrice. Vengono pubblicati: IN CODA (2003), PPP e COLORS (entrambi 2004). Segnalato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per la pubblicazione biografica sul dizionario Zanichelli, Roberto Coda Zabetta e’ stato insignito, inoltre, di prestigiosi premi italiani: premio Arte-Fiera di Bologna, premio Giovani Artisti Miart 2003 e 2004, finalista del Premio Cairo Communications; selezionato, inoltre, per la Dena Foundation al Centre International d’Accueil et d’Echanges des Récollets di Parigi e per il BP Portrait Award 2006 di Londra. Tra il 2005 e il 2006 due importanti mostre: Palazzo Venezia e Teatro India, entrambe a Roma ed invitato alla Quadriennale a Palazzo Reale; viene pubblicato il catalogo curato da Robert C.Morgan, PSICHIC PERSONA edito da Charta. Nell’aprile 2008 la Indonesian National Gallery gli dedica una personale, che verrà seguita da esposizioni a Singapore, Honk Kong e Beijing. Nel 2009 inaugura a Palazzo Racani Arroni durante il Festival dei Due Mondi di Spoleto; è del luglio 2010 la mostra Nuvole Sacre ospitata a Palazzo Reale di Milano con il catalogo edito dal Sole 24 Ore Cultura.

Vive e lavora tra Milano, Palazzo d’Arcevia (Ancona), Singapore, Bali.

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