“Ammuina” al Mav Aniello Misto in concerto

È da poco sbarcato sul panorama nazionale il nuovo lavoro musicale di Aniello Misto. E procede già spedito il percorso dell’Ammuina. Questo il nome dell’album, che ne denota l’etnicità persistente. Immutevole in tutti i brani del nuovo album così come in quella che è la carriera musicale dell’artista ercolanese. che non significa mancanza di evoluzione. Tutt’altro. A dimostrazione di ciò gli arrangiamenti in chiave nuovissima di brani della canzone classica napoletana quali “Quanno mammeta t’ha fatta” e “Spingule francesi” riletta in versione raggie. Ancora di più. Le collaborazioni illustri con Giò di Sarno e col maestro del Jazz italiano Tullio De Piscopo che ha messo la sua voce in questo lavoro. Nel pezzo Masaniello. Il legame con Aniello Misto. Non solo perché una parte del suo nome figura in quella del rivoluzionario partenopeo del Seicento. Bensì perché stretta è la catena che li lega. Una somiglianza dell’essere. Rivoluzionario dentro e fuori. Non a caso nel suddetto brano De Piscopo paragona Misto a Masaniello. Quasi come una discendenza. Una reincarnazione. Un passaggio di consegne che Misto incarna, impersona nella musica. Nelle cinque corde del basso e in tutti i musicisti che con lui seguono questo percorso. Masaniello è la colonna portante di questo progetto. Il brano trascinatore. Non unico però. Sono infatti presenti altri brani che seguono il filone delle musicalità etniche del Mediterraneo. Un filone della musica che da sempre accompagna il principe del basso. Un filone che non solo incarna la tradizione classica napoletana, bensì racchiude le varie realtà, culture e gli usi dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Esempio lampante è il pezzo Sangue Misto dove s’intrecciano le lingue italiana, napoletana, inglese, francese e afrikaans. La scelta del Mav come palcoscenico per il lancio di questo lavoro musicale è dettata dall’attaccamento alla terra natia. È dalla città degli Scavi infatti che l’artista ha ricevuto i suoi natali. In apertura direttamente da Zelig le incursioni comiche di Nando Varriale.

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