Una cittadina russa di 31 anni, è stata denunciata, in stato di libertà, dagli agenti del Commissariato di San Giuseppe Vesuviano, perché responsabile di simulazione di reato e falso. I poliziotti, a seguito di segnalazione giunta alla sala operativa, sono intervenuti in Via Masserotti ove vi era una donna, di nazionalità russa, in stato confusionale che asseriva d’essere stata vittima di violenza sessuale da parte di 3-4 persone di nazionalità marocchina. Prontamente gli agenti richiedevano l’intervento di personale del 118, che provvedeva a trasportare la donna presso la struttura ospedaliera di Nola. Il racconto della donna, però, sin da subito, presentava diverse lacune. La 30enne, infatti, asseriva d’essere giunta in San Giuseppe Vesuviano con un amico, non meglio descritto, per far visita a dei conoscenti che, non risultavano abitare nel luogo da lei indicato. Inoltre, pur non avendoli rintracciati, aveva preferito non rientrare a casa ma di andare in giro per il paese, sperando d’incontrarli. Sottoposta dai sanitari a visita specialistica, è stato accertato che la donna, oltre ad una lieve escoriazione ed una ferita lacero contusa ad un ginocchio, non aveva avuto alcun rapporto sessuale, né segni di violenza. La giovane donna, in possesso di foglio di soggiorno prossimo alla scadenza, asseriva d’essere giunta in Italia come badante ma, che all’atto pratico, non era in grado di fornire alcuna indicazione ove prestava attività lavorativa.