Sono state rese note le motivazioni dell’ordinanza con la quale il Tribunale del Riesame di Napoli ebbe a revocare il divieto di dimora imposto al Sindaco Ciro Borriello dai magistrati del Tribunale di Torre Annunziata. Aderendo completamente alla prospettazione dei fatti che, sin dal primo momento, avevano reso il Sindaco ed il suo legale, avv. Giancarlo Panariello, il Collegio dei magistrati del Riesame ha stabilito che alcuna soppressione di atto pubblico era stata ordinata dal Sindaco alla Polizia municipale di Torre del Greco per favorire un esercente commerciale del centro storico. In particolare, hanno sostenuto i magistrati, non vi è nessuna prova della circostanza che un verbale di sequestro fosse stato redatto dai caschi bianchi della città corallina, ragione per cui risulta mancante quello che sarebbe stato l’oggetto della supposta soppressione di atto pubblico. Tra l’altro, il Collegio del Riesame ha sottolineato la singolarità dell’accusa provvisoriamente formulata al sindaco Borriello, costituita dalla circostanza che il presunto beneficiario della supposta soppressione di atto pubblico, ovverosia l’esercente commerciale del centro cittadino, non era stato minimamente coinvolto nell’ipotesi accusatoria, singolarità questa che rendeva del tutto pretestuosa l’accusa ai danni del Primo cittadino torrese. In proposito, il sindaco Ciro Borriello ha dichiarato: “La mia piena fiducia nella Magistratura è stata premiata. Sono stato totalmente scagionato da un’accusa rispetto alla quale, sin dal primo momento, avevo protestato la mia completa innocenza. Adesso, con analoga fiducia, e rispetto per il lavoro dei magistrati, attendo la formale conclusione delle indagini preliminari, in modo da mettere definitivamente alle spalle questa vicenda giudiziaria”.