I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli) hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti presunti affiliati ai clan Ascione-Papale e Iacomino-Birra, in lotta per il predominio degli affari illeciti a Ercolano. Ai destinatari della misura cautelare vengono contestati a vario titolo il tentativo di omicidio, l’associazione per delinquere di tipo camorristico, il favoreggiamento personale e la detenzione illegale di arma. Tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Le ordinanze sono state eseguite nei confronti di Pietro Papale, 28 anni, Giorgio Di Bartolomeo (33), Mario Ascione (23), già detenuti e considerati elementi di spicco del clan Ascione-Papale attivo ad Ercolano, e di Ciro Langella, 27 anni, ritenuto affiliato al clan rivale degli Iacomino-Birra. I destinatari del provvedimento, emesso dal gip di Napoli, su richiesta della Dda partenopea, sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo di omicidio, favoreggiamento personale e detenzione e porto illegale di armi; tutti reati aggravati dal metodo mafioso.
L’attività di indagine è stata avviata nell’aprile 2008 dopo il tentativo di omicidio di Ciro Langella (l’uomo fu raggiunto da diversi colpi di pistola all’addome il 24 aprile in via Pace a Ercolano) e si é conclusa nel dicembre 2010. L’indagine, da quanto si apprende, è stata condotta mediante attività tecniche e dinamiche, ulteriormente riscontrate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno permesso di accertare e documentare la contrapposizione armata tra i due clan rivali per il controllo del territorio.