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Casola di Napoli: la solidarietà prosegue di tappo in tappo

La raccolta dei tappi di plastica è un’iniziativa di solidarietà a favore della CPS (Comunità Promozione e Sviluppo) di Castellammare di Stabia fondata dall’indimenticabile don Gennarino Somma. L’iniziativa è nata diversi anni fa all’interno della scuola media “F Greco” di Casola di Napoli per iniziativa della Associazione Protezione Verde ProNatura e vede coinvolta in una gara di solidarietà tutto il paese, e si avvale del valido contributo del dirigente scolastico Eugenia Calvi, del parroco della Parrocchia del SS Salvatore don Aniello Dello Ioio, del sindaco Domenico Peccerillo e di tutta la sua amministrazione, compresa la minoranza. La raccolta dei tappi è divenuta ormai una catena di solidarietà sempre più ramificata e diffusa nel paese ed entrata a far parte ormai della cultura dei cittadini Casolesi. Non per niente Casola è anche il paese che vanta una rispettabile quota di raccolta differenziata che sfiora il 60% e passa attraverso il tamtam e il passaparola, permettendo così all’iniziativa di crescere con il passare del tempo. Ma la domanda è una: perché proprio i tappi di plastica? A rispondere è il prof Catello Filosa, presidente ProNatura: «I tappi sono fatti di un materiale particolare (polietilene) diverso da quello delle comuni bottiglie. Normalmente nelle operazioni di riciclaggio gli impianti non separano i tappi dalle rispettive bottiglie ma li fondono insieme. Così facendo si finisce per produrre un maggiore inquinamento. Bisogna poi sapere che anche l’utilizzo dei materiali è diverso: le bottiglie vengono utilizzate per produrre “tessuti non tessuti”, come il pile (ottenuto combinando plastica e lana), mentre i tappi riciclati sono adatti a produrre vasi per i fiori, cassette per la frutta, sedie da giardino». I tappi di plastica raccolti separatamente hanno, quindi, un loro valore specifico. Inoltre la raccolta differenziata contribuisce a ridurre l’inquinamento ambientale. Oggetto della raccolta sono tutti i tappi di plastica. Non solo quelli delle bottiglie, ma anche quelli dei detersivi, dei barattoli. Chi può raccogliere i tappi? «Tutti possono raccogliere i tappi di plastica – spiega il prof Filosa – dai bambini agli anziani, dai gestori di bar e ristoranti ai lavoratori presso le mense aziendali o nelle loro famiglie. Il centro di raccolta risulta quello delle scuole, dove la raccolta, trasformata in un gioco, diventa una sorta di sfida tra le classi e motivo di orgoglio per gli alunni. Senza dimenticare che, così facendo, nelle scuole i bambini imparano a non inquinare e a riciclare facendo solidarietà. Ma tutti devono essere responsabilizzati verso questa raccolta perché spesso chi getta il tappo insieme alla bottiglia semplicemente non conosce questa grande opportunità». Una volta separati, i tappi grazie alla collaborazione della amministrazione comunale e in particolare modo della Protezione civile casolese vengono  consegnati presso uno dei punti di raccolta in questo caso presso l’isola Ecologica della Multiservizi di Castellammare di Stabia. Qui, grazie alla preziosa opera di generosi collaboratori, i tappi vengono selezionati togliendo i “corpi estranei” (non di plastica). Riempiti i grandi contenitori di stoccaggio, il responsabile di zona si attiva per contattare l’azienda che si occupa del riciclaggio, la quale preleva il carico, rilasciando apposita ricevuta di consegna, ed effettua il bonifico del controvalore direttamente alla CPS di Castellammare. Che cosa fa la CPS con i soldi ricavati? «A questa domanda ci sarà risposta il giorno 19 aprile presso la scuola media Greco di Casola – risponde il presidente ProNatura – dove sono invitati tutti, e dove si potranno vedere le opere e le iniziative che la CPS sta realizzando in Congo, attraverso immagini che gli stessi volontari hanno preparato sul posto. Nel progetto di raccolta sono stati coinvolti i piccoli della locale scuola materna, tutti i plessi delle elementari. I virtuali vincitori di quest’anno, sono proprio loro che hanno raccolto il maggior numero di tappi, la scuola media, tutti i docenti delle scuole, la parrocchia con le associazioni cattoliche e la ProLoco. Grazie all’aiuto di tutti quanti contribuiscono quotidianamente alla raccolta – prosegue Filosa – anche quest’anno abbiamo consegnato circa 100 quintali di tappi, per realizzare così una grande impresa in nome della solidarietà. Non esistono parole per descrivere l’importanza di questo piccolo grande gesto di solidarietà da parte di ognuno di noi che partecipa a questa iniziativa di solidarietà verso persone bisognose. Lo facciamo sempre con piacere, ci ricorda il tanto onesto e buon don Gennarino Somma – conclude il prof Catello Filosa – affinché, oggi più che mai, interceda presso Dio per la sua Castellammare, per la quale si è strenuamente battuto, che ha bisogno di un miracolo per risollevare le sue sorti, specie nel settore del lavoro e della occupazione».  

 

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