Dal 23 aprile al 10 maggio 2011 Villa Bruno (San Giorgio a Cremano) apre le sue porte all’esposizione dell’artista Enrica Sansone. La mostra, ideata e curata da Angelo Calabrese, è stata presentata presso l’Istituzione Comunale Premio Massimo Troisi.
Le sue rappresentazioni, divengono documentari di viaggio nell’animo umano, conducono alla riscoperta di un mondo perduto. I suoi reportage comunicano la solitudine, il bisogno, l’incubo, le lacrime, gli smarrimenti, le vertigini inaudite, le cicatrici del tempo. Le soluzioni creative non si banalizzano in esiti scontati ma si precisano in una chiara compresenza spaziale-fisica e psichica agevolano la comprensione immediata del sentire che non si dichiara nelle parole. Si identificano le coordinate dominanti, la realtà spazio-temporale tra le misure e l’ineffabile, i dati e le circostanze, il senso concreto del dire per immagini e proporre semi di concetti. Insomma l’inviata speciale dipinge e scolpisce per comunicare la spiritualità che contiene la materia. Enrica Sansone scrive, colora e plasma panorami di interiorità, riconoscendosi in quelli per diretta appartenenza. Comunica parametri di valutazione, da donna e da artista, esige per il consorzio umano sconvolto dai disastri provocati dalla dissennatezza luce di memoria e impegno d’amore, di azione che coinvolga cuore e cervello, di coraggio, perché non si nullifichi definitivamente l’umanissima ed eroica testimonianza d’infinite generazioni che hanno osato proclamare il diritto alla felicità.