La lotta alla criminalità passa anche attraverso la tutela dell’ambiente e la diffusione della cultura della legalità. Il PON Sicurezza ha finanziato un progetto presentato dall’Ente Parco nazionale del Vesuvio finalizzato ad ampliare la fruizione del “Museo all’aperto”, situato all’interno di un bene confiscato nel comune di Ottaviano. Il Programma cofinanziato dall’Unione Europea di cui è titolare il Ministero dell’Interno ha approvato un finanziamento di 614.28,05 euro a favore del Ente Parco grazie al quale sarà possibile ampliare le attività già in essere e avviarne di nuove. Il “Museo all’aperto” è un complesso che comprende un terreno di 3200 metri quadri, un fabbricato principale del XIX secolo e la cappella dedicata a Papa Gregorio VII, chiamata Chiesetta del Vaglio, risalente all’anno 1000. Il patrimonio è stato confiscato alle famiglie Prisco/Romano nel 1997. Il Museo è in realtà già operante e ha già ricevuto, dalla precedente programmazione del PON Sicurezza, un finanziamento per la realizzazione di alcuni interventi sul complesso immobiliare. La proposta finanziata nell’ambito dell’attuale programmazione, quella 2007-2013, prevede la ristrutturazione della parte dell’edificio del XIX secolo che non ha beneficiato dei finanziamenti precedenti e la riqualificazione di una parte delle aree verdi. In particolare, verranno recuperati una parte del fabbricato (133 mq sui complessivi 181) e 1600 mq di parco. Grazie a questa ristrutturazione, il Museo – che finora è aperto 120 giorni all’anno – potrà essere visitato per 200 giornate e sarà accessibile anche ai disabili. Oltre ai percorsi tematici già esistenti – percorso sensoriale, percorso di ecologia applicata per avvicinarsi alle energie rinnovabili, percorso di osservazione naturalistica e di agricoltura sostenibile – verranno ampliate le campagne di sensibilizzazione sul binomio ambiente-legalità e gli eventi in ricordo delle vittime della criminalità organizzata. Tra le iniziative future sono previste attività di educazione ambientale, e di commercio equo e solidale, e una campagna dedicata all’integrazione con momenti di incontro fra culture diverse, in cui verranno coinvolti principalmente gli ospiti delle strutture di accoglienza segnalate dal Tribunale dei Minori di Napoli.