Cybervenus

2011 , appuntamento nello spazio . Se l’hotel orbitante sta per diventare realtà , è bene che il guardaroba si adegui . Con mise dal tocco lunare .

Women on the moon . Incursioni nella Via Lattea . Con un bianco che , in tutte le sue gradazioni , accende la sera . Dall’ottico al délavé , dall’avorio al gesso , diventa un colore a tutti gli effetti , caricandosi di un candore che a tratti si fa spettrale. White choice anche per gli accessori , arricchiti da iniezioni silver di derivazioni galattiche. Non mancano ricami geo-shapes , dettagli metal e paillettes see-through . Tutto quel che luccica è argento siderale e ricorda le eroine di “Guerre stellari” . Colore chic dell’estate  ecco  dunque confermato il bianco versione space girls , pronto a soddisfare l’ inesauribile voglia di luccicare .

Parola d’ordine : Space Glam . Come un viaggio interiore e nella luce . Fra asteroidi , nebulose e pianeti di altre galassie , gli abiti perdono gravità , acquistando volumi couture e décor materici .

Meteoriti preziosi cingono la vita degli abiti architettura (futuristica) da Fausto Sarli . Silver plateaux  e abitini leggiadri composti da origami dal taglio geometrico che scolpiscono la silhouette dallo stilista italo libanese Tony Ward . Come Barbarella gli stivali di Renato Balestra abbinati a minidress traforati da cerchi come fossero una costellazione di pianeti messi vicino.

Abiti metropolitan chic ispirati alle grandi , opulenti città del futuro come Shangai , Rio de Janeiro , Dubai , da Gattinoni . Guillermo Mariotto “mette in luce” lo skyline e le architetture urbane ricamandole sui tessuti , giocando sul chiaro-scuro , sul buio , sulla notte e sulla luce . Mini abiti papier di organza ricamati e nylon fumé , ricchi , preziosi con sfumature che vanno dal bianco ad un grigio che lo stilista scurisce fino a farlo confondere con il nero della notte . I capi scultorei in bianco assoluto vengono contaminati con minuscole gocce di china e decorati da geometrie luminescenti con effetto specchio in frantumi .

Per indossare al meglio questi abiti da gran sera “2011: odissea nello spazio” , la guerriera del bene sceglie un hair-look clean , rigoroso , appropriato . Styling back to the future .

Pochi virtuosismi (ci pensano gli abiti ) , ma che riescono a farsi notare subito . Vedi i looks Gattinoni , dove le micro –ciocche torchon che partono dalla fronte scendono per creare uno chignon sulla nuca , creando un mood mistico . O la passerella di Fausto Sarli , dove l’idea di un tuffo nel cyberspazio o nel mare del blu del Mediterraneo suggerisce uno styling dalle chiome sciolte ma scolpite da un’onda .

Styling back to the future che alza i volumi degli chignon e potenzia l’effetto liscio e luminoso di tutte le mises (basterà armarsi di latte lisciante termo-attivo e spray fissante e brillantante ).

Ricordate : quando invece la voglia di eleganza evergreen non combacia con l’ immacolato bianco (o il serioso nero) , il grigio è quel che fa per voi . Luminoso senza essere abbacinante . Sobrio quanto il black , ma più confortante . Perché dona a tutte , a prescindere da linea , stile e incarnato .

Il grigio vivo e luccicante delle  mise  si addice a una donna forte e altera  e , insieme , sensuale e chic. Misteriosa e innovativa . Che osa con sobrietà . Ed è pronta a  sfoggiare però anche sulla cara , vecchia terra , quando c’è nell ‘ aria il desiderio di reinventarsi un po’ . Come una novella principessa Leila o un’inarrivabile dea  Artemide..Ricoperta da uno splendore rifulgente.. puro ornamento della notte che verrà..

 

M.Chiara D’Apolito

 

 

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