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Usura, estorsione e commercio di prodotti contraffatti: arrestato 49enne

Ieri sera, gli agenti del Commissariato di Polizia “Arenella”, hanno arrestato Gennaro Gatta, 49enne di Marano di Napoli, per estorsione aggravata, usura aggravata e per commercio di prodotti con marchi falsi.

L’arresto è scaturito dalla denuncia della vittima, che dopo anni di subite angherie, si è rivolto per disperazione alla Polizia. Tutto ha avuto inizio quando nel 2004 l’uomo si era rivolto a Gatta per un prestito che nella sua complessiva elargizione aveva  raggiunto i 35mila euro, ma che con il tempo, gli interessi usurai lo avevano incrementato di ben 118mila euro.  La somma era stata versata in assegni  bancari emessi a favore di Gatta ed ancora in suo possesso al momento della denuncia.

Quando però la vittima ha dichiarato di volersi liberare dall’interminabile giogo dell’usura e di non volergli elargire ulteriori somme di denaro rispetto al totale del valore dei vari assegni già consegnatigli, Gatta ha iniziato una pressante e continua attività intimidatoria.

Non ottenendo quanto desiderato, il 49enne di Marano ha iniziato ad intimidire anche le figlie e i generi della vittima. Gatta è addirittura arrivato a consigliare ad uno dei generi di non far più accompagnare dal nonno la figlia a scuola in quanto quest’ultimo era oramai pedinato da una persona che aveva deciso di ucciderlo.

Successivamente l’usuraio, divenuto oramai estorsore, ha iniziato a vantare amicizie e frequentazioni con gli appartenenti ad un noto clan camorristico di San Pietro a Patierno, spesso macchiatosi di omicidi nei confronti di membri di altri clan ma anche della loro stessa organizzazione criminale. A prova di ciò, un giorno la vittima delle intimidazioni è stata avvicinata da persone dichiaratesi esponenti del clan.

Dalle prime indagini, gli investigatori della Polizia hanno potuto accertare che Gatta risultava effettivamente affiliato al clan di cui aveva vantato l’amicizia.

A questo punto è stata preparata la trappola per l’arresto. La vittima ha dato appuntamento all’usuraio-estorsore in Via Onofrio Fragnito e gli ha consegnato un assegno la cui copia era già in mano alla Polizia. Inoltre, come prova dell’usura, agli atti degli investigatori del Commissariato, risultava una cessione di un’autovettura alla figlia di Gatta da parte della vittima

Sicuri di quanto era avvenuto e più che certi della pregressa attività estorsiva, appena i due uomini si sono separati, i poliziotti sono intervenuti ed hanno arrestato  Gennaro Gatta. L’uomo aveva ancora in tasca l’assegno consegnatogli dalla vittima. Nel corso della perquisizione personale sono stati rinvenuti altri due assegni bancari privi di intestazione, uno di 580 euro e l’altro di 3.330 euro, nonché appunti su carta ritenuti di notevole interesse per le indagini.

Successivamente i poliziotti hanno perquisito tre alloggi di cui Gatta ha la disponibilità. Si tratta di un appartamento a Marano, dove vive abitualmente, uno a Napoli in Via Salita dei Cinesi dove risulta residente e dove vive la madre e una villetta a Villaricca dove vive la sua attuale compagna. In quest’ultima sono stati rinvenuti numerosi colli contenenti scarpe e capi di abbigliamento palesemente contraffatti.

Tutto il materiale rinvenuto nelle tasche di Gatta e quello trovato nella villetta è stato sequestrato. Il 49enne dopo l’arresto è stato condotto presso il Centro Penitenziario di Secondigliano.

Tanto Gatta quanto la sua compagna sono stati invece denunciati per violazione alla normativa sulla tutela dei marchi di manufatti.

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