Il Napoli vince al San Paolo di Furigrotta 1-0 contro il Genoa. Partita dominata dagli azzurri, un grande Eduardo nega più volte il gol a Lavezzi, ma non può nulla contro la rete Champions di Marek Hamsik. Il Genoa non ha mai impensierito il Napoli di Mazzarri e così onora il gemellaggio. Stesso gemellaggio che viene onorato soprattutto dai tifosi prima, durante e dopo la partita, magari il calcio fosse sempre così. Nella uggiosa serata del San Paolo vince il Napoli e vincono i tifosi di entrambe le tifoserie.
Il tabellino prima dell’intervallo segnala zero tiri nello specchio della porta, da una parte e dall’altra, con De Sanctis e Eduardo a sporcarsi la maglietta solo per controllare due conclusioni dalla distanza di Lavezzi e Kucka. Troppo poco anche per i sostenitori gemellati che dal match si aspettavano sicuramente qualche emozione in più.
Ma nel secondo tempo arriva la sveglia – a sorpresa viste l’emergenza infortuni – arriva dagli ospiti venuti da Genova che rientrano dall’intervallo per cercare quel qualcosa in più rispetto a un misero punticino, convinti di poter far male a un Napoli non trascendentale. Dopo pochi minuti Moretti di testa sfiora il vantaggio, sempre senza sporcare i guanti a De Sanctis, mentre Mesto con l’involontaria collaborazione di Aronica mette i brividi a tutti i tifosi azzurri con un cross che sfiora l’incrocio dei pali. Quest’affronto sveglia il Napoli che alza i ritmi con Maggio e si mangia il mangiabile con un Lavezzi a secco di gol al San Paolo da 187 giorni complice un Eduardo finalmente in versione Sudafrica 2010 dopo le paperate seminate in giro per la stagione. Mazzarri però non molla e carica gli azzurri che schiacciano il Genoa nella propria trequarti con Floro Flores e Paloschi che, nonostante l’inserimento di una terza punta – Destro -, passeggiano tremendamente isolati tra una pozzanghera e l’altra del campo. Il forcing finale però porta i suoi frutti con un pizzico d’anticipo rispetto all’ormai celebre ‘zona Mazzarri’. All’83’ Hamsik, autore di una prova anonima fino a quel momento, controlla col petto un cross dalla sinistra, supera Criscito sul primo passo ed esplode un destro su cui anche Eduardo è costretto ad alzare bandiera bianca. Basta questo spunto al Napoli per tornare a sognare e tenere a distanza Lazio e Udinese, col brivido finale portato proprio da un napoletano doc come Floro Flores che spaventa De Sanctis sfiorando il palo. Nessun problema, anzi, le famose note dell’inno della Champions stanno già iniziando a suonare sui telefonini dei tifosi napoletani. La Champions non è più un sogno ma è una consolidata realtà, grazie Napoli.
Cosimo Silva