Ercolano off-limits per i disabili?

Nonostante i ripetuti attenti alla maggiore attenzione nei confronti delle sacro sante esigenze dei diversamente abili ad Ercolano la situazione ad oggi non appare delle migliori. A queste persone uniche che tanto hanno dato e danno alla nostra società si offre un supporto logistico del tutto inadeguato alle normative vigenti:  basti osservare i passaggi perennemente occupati da auto in sosta sulle rampe di accesso dei disabili ai marciapiedi per comprendere la portata di un fenomeno vergognoso che trova massima espressione in negativo nelle ormai “storiche” barriere architettoniche dell’area cimiteriale. Anche in prossimità degli istituti scolastici la situazione non è della migliore . “Chiediamo maggiori opportunità – ha commentato un gruppo di diversamente abili – per chi è pronto da sempre ad offrire il proprio prezioso contributo al benessere socio – culturale di Ercolano. Non intendiamo polemizzare con alcun amministratore locale o nazionale , vorremmo solo che alcune nostre giuste rivendicazioni fossero vagliate con maggiore coinvolgimento da chi dovrebbe essere almeno sulla carta preposto a questa delicata funzione pubblica. Siamo certi che alla viva attenzione del sindaco Vincenzo Strazzullo, in qualità prima di medico e poi di primo cittadino, non sfuggirà questo umile appello mosso da chi ,in fondo, non chiede altro che di fare la propria parte in questo sistema sociale”. “ Mi farò carico – ha replicato il consigliere del Pd Maurizio Oliviero – di portare in sede consiliare una questione che deve essere affrontata e quanto meno arginata in tempi utili.  Conscio dell’attenzione al sociale del sindaco Strazzullo sono certo dell’immediata attivazione della macchina comunale al fine di   identificare e quando possibile rimuovere tempestivamente barriere architettoniche che impediscono ai portatori di handicap di muoversi liberamente in città. Nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche ci adopereremo a che queste persone si sentano sempre di più parte integrante  e attiva della comunità”. Pensiamo ai bambini meno fortunati, alle tante vite legate ad una carrozzella o a macchinari salva vita sostitutivi : se esistesse una medaglia d’oro alla “vita” andrebbe certamente a chi con dignità e coraggio difende il proprio diritto all’esistenza e alle famiglie il cui contributo è indispensabile alla serenità e al mantenimento di esseri umani ineguagliabili. Perché ineguagliabile è la capacità di amare e donare di chi, sebbene impedito nel fisico, è in grado di “insegnare” tanto a tanti.

Alfonso Maria Liguori

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