Un unico manifesto, breve ma conciso, stampato ed affisso in città. Questo l’unico attacco del Partito Democratico contro il centrodestra mariglianese. Indici roventi puntati verso l’Assessore Regionale Ermanno Russo e l’On. Paolo Russo, i cugini accusati dal PD cittadino di essere colpevoli per la perdita del Polo Florovivaistico che doveva nascere a Marigliano, tra l’altro già finanziato dall’Unione Europea. Una forte e mirata accusa del PD riassunta in poche lettere pubblicate su quel manifesto che scotta come carbone ardente, e manda in un fumo un progetto in piedi dal 2009 e che avrebbe conferito a Marigliano l’eufonico appellativo di “Città dei Fiori”. “La Giunta Regionale di centrodestra abbandona il Polo Florovivaistico, proposto dalla precedente Giunta di centrosinistra, ritenendolo tra le iniziative non realizzabili nella tempistica del POR o non coerenti con l’attuale contesto programmatorio”. Con queste parole i Democratici danno inizio al proprio manifesto d’accusa chiarendo come la Giunta Caldoro abbia cancellato dal programma, a parer loro senza giusta causa, l’iniziativa del polo che si sarebbe dovuta realizzare nella zona PIP, eliminando la città di Marigliano dalla lista dei destinatari del finanziamento europeo di ben 100 milioni di Euro, destinati, appunto, alla realizzazione del medesimo progetto. “I cugini Russo” continua il manifesto “ determinati e determinanti sulle decisioni a tutela di interessi di parte, non si sono opposti all’abbandono dell’idea del Polo Florovivaistico, e non hanno manifestato la volontà di proporre una vera alternativa strategica di sviluppo per la collettività, tradendo gli interessi legittimi del territorio che li vede come propri rappresentanti eletti. ” Un’opportunità, dunque, mandata al vento, che avrebbe potuto rilanciare questo territorio dell’agronolano così bisognoso di una nuova vita. “La colpevole inerzia politica dei cugini Russo” concludono i politici nel manifesto ”ha prodotto la perdita definitiva dello stanziamento attivabile dai piani di sviluppo della Comunità Europea che, dal 2013 in poi, saranno rivolti ad altre regioni più deboli della Campania. Forze, la possibilità di creare sviluppo e lavoro onesto per i nostri giovani, in un territorio martoriato dal malaffare e dal malgoverno, non rappresenta una priorità politica per questi esponenti del centrodestra”.
Giuseppe Annunziata