Pollena Trocchia. Grande successo per la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale di Pollena Trocchia in occasione del bicentenario di nascita della cittadina. Porte aperte al pubblico, una valanga di visitatori, e il calore del sole hanno reso questo evento davvero memorabile. “ Rivivere la memoria storica del paese attraverso la conoscenza dei siti più belli della nostra terra ossia: l’antico borgo di Trocchia, il borgo di Pollena, il centro di San Gennarello, il complesso archeologico termale , l’area del Carcavone e i “Conetti vulcanici di Pollena”, è stato il motore di questa tre giorni all’insegna della cultura.” – ha dichiarato il Sindaco, il Dott. Pinto Francesco – che in tutti i modi cercherà di accendere i riflettori su un territorio che ha potenzialmente molto da offrire. A tal proposito ha aggiunto – “ con impegno si stanno attuando dei progetti di riqualificazione urbana, per offrire al territorio infrastrutture e servizi all’avanguardia, indispensabili per sostenere lo sviluppo sociale, culturale, economico e turistico di Pollena Trocchia. Solo al complesso archeologico termale sono giunti 140 visitatori. Scoperto nel 1980 durante la costruzione dell’annesso Parco Europa, vennero alla luce interessanti strutture che l’allora funzionario archeologico di zona , Mario Pagano, datò tra il II e III sec. D.c. e identificò come magazzini appartenenti ad una villa rustica, e notò che gran parte dei mattoni dei muri , circa 18 mila, erano stati portati via dagli scavatori borbonici ed utilizzati per la costruzione del teatro San carlo di Napoli. I lavori furono bloccati fino al 2006 che ripresero grazie all’Apolline project, un gruppo di ricerca aperto che oggi ha come promotore il Comune di Pollena e le Università Suor Orsola Benincasa, Federico II , e la University of Oxford. A dirigere i lavori il Prof. Ferdinando De Simone che sottolinea quanto tutta l’equipe si stia impegnando gratuitamente e ringrazia l’amministrazione comunale per averli aiutati a togliere tutta l’immondizia che ricopriva il sito , diventato ormai un discarica abusiva. “Abbiamo progetti ambiziosi – afferma De Simone – migliorare l’alloggio studenti, creare un centro studi per il versante nord del Vesuvio e il Museo della memoria, ma soprattutto vorremmo valorizzare studenti e studiosi che finora hanno lavorato gratuitamente.” La prima cosa che affermò l’equipe De Simone arrivata sul luogo è che non si tratta di una villa rustica ma di un complesso termale sepolto da ben due eruzioni del 472 e del 512 d. c. L’ingresso è incerto dell’edificio, formato da ben 10 ambienti: quelli nella parte meridionali sono termali, mentre nella parte nord occidentale sono ambienti di servizio con due fornaci per la produzione di acqua calda, un deposito per la legna e una cisterna. “Siamo soddisfatti del risultato di questo primo week end dedicato allo straordinario patrimonio storico-archeologico del nostro Comune”, ha dichiarato Pinto. “I 1500 visitatori che si sono recati a Pollena Trocchia sabato e domenica sono per noi motivo di orgoglio e ci spingono a continuare su questa strada, il cui fine è quello di valorizzare e rendere sempre più fruibile il nostro patrimonio storico-paesaggistico”, ha concluso il primo cittadino.