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Napoli, l’emergenza rifiuti non migliora

L’emergenza rifiuti a Napoli e provincia non migliora con l’arrivo dei 170 militari del Genio Civile, ma anzi sembra addirittura peggiorata: 1500 le tonnellate di rifiuti in strada nel solo centro di Napoli, secondo l’ufficio Flussi della Regione Campania.

Tuttavia c’è confusione con i dati: Claudio Cicatiello, presidente dell’Asia, azienda speciale del Comune di Napoli addetta all’igiene della città,
 dichiara: “In strada ci sono ancora 3700 tonnellate di rifiuti. Se la Regione parla di poco più di 1.400 tonnellate in strada si vede che possiede satelliti speciali. I nostri addetti, che ogni giorno sono sulle strade, ci riferiscono una realtà ben diversa. Allo stesso modo – sostiene Cicatiello – non sarebbero state recuperate le 480 tonnellate così come riferito dall’Ufficio Flussi”.

Diciotto uomini e sei mezzi, una pala meccanica: ogni mezzo militare può contenere tra le 4 e le 5 tonnellate, ma una grande quantità di rifiuti risulta carbonizzata, a seguito degli incendi appiccati in segno di protesta, e quindi non può essere prelevata e trattata normalmente.

Nonostante i problemi tecnici all’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere, sono state conferite  1450 tonnellate provenienti dal capoluogo partenopeo.

L’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, si esprime sulla vicenda: “Gli impianti al momento sono pieni e dunque non riusciamo più a conferire. La situazione preoccupa” – ha anche sottolineato: “Senza toni polemici, tutto questo dimostra che il problema non è la raccolta dei rifiuti ma il loro conferimento. L’intervento dell’esercito aveva senso prima, nella precedente emergenza – aggiunge l’assessore – a pochi giorni dal voto sembra un’ operazione meno vicina alla città”

Il Capo della Procura Giandomenico Lepore scende in campo in difesa dei pm, accusati dal governo nazionale di aver fatto chiudere le discariche: “In provincia non ci sono discariche, come potremmo chiuderle? Abbiamo solo disposto il sequestro di una parte dell’impianto di Chiaiano, per far svolgere ai periti alcuni indispensabili accertamenti”.

Maldestro e fuori luogo è apparso ai più il commento del premier Berlusconi su questa vicenda, che infatti ha affermato: “ I rifiuti? Li porterei sotto la Procura”.

Si susseguono roghi di rifiuti in più punti della città, con due auto distrutte dalle fiamme. Una ventina gli interventi effettuati dai vigili del fuoco con la presenza della polizia:
quattro campane della raccolta differenziata sono andate a fuoco in un incendio di rifiuti in via Leopardi, nella zona di Fuorigrotta.

Intanto la Regione ha comunicato che sono 72000 le tonnellate di rifiuti di Napoli e Provincia “conferite” in Emilia Romagna, Sicilia, Puglia e Toscana, nel solo periodo gennaio/maggio 2011. A questo punto è d’obbligo che le istituzioni si interroghino anche sui costi che queste operazioni comporteranno.

Inoltre il piano della Campania per adeguarsi alle normative europee sullo smaltimento dei rifiuti, è ancora in fase di studio al parlamento di Bruxelles.

                                                                                                                  Mario De Angelis

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