Foulard iconic

Leggero , versatile , glamorous . Il foulard torna alla ribalta . Non più solo come accessorio , ma anche come abito : tunica , pantalone , evening dress. Con molteplici riferimenti di stile : vintage , grafico , etnico , romantico . (Non ) Un semplice accessorio , un quadrato di seta più o meno ampio , che è stato per decenni il tratto distintivo dell’eleganza di icone intramontabili come Grace Kelly , Jackie ‘O , Audrey Hepburn . Nonché oggetto che ha contribuito al mito di grandi maison della moda . Come Hermès , che nella confezione dei suoi carré aggiungeva (e aggiunge) le istruzioni per annodarli in 36 modi diversi – particolare il carré- cintura kimono perfetto con uno smoking,  quello bikini e quello cravatta asimmetrica abbinato ad un look androgino -; o come Gucci , che ne ha fatto un vero stato symbol tra le giovani donne degli anni Sessanta . Il glamour del foulard , lungi dal tramontare , ha ritrovato smalto da qualche stagione, come accessorio chiave dello styling di molte sfilate .

Con o senza nodo , gonfio a dismisura , con lembo sfuggente o ben calcato sulla fronte , il cromatico frusciare della seta mette il viso in primo piano , mettendo a fuoco pelle  di cera  , minimizzando il resto dell’outfit .

Seta leggera e compatta protagonista di questa primavera in versione stampe multicolor  per foulard trasformati  in abiti e  caftani . Sembianze di foulard anche per canotte e bluse .

Toni caldi e neutri che interpretano non solo il tema tradizionale della stampa , il fiore , ma anche i molti e raffinati intrecci geometrici di linee, curve e punti dal sapore etnico . Gli sfondi crema e beige sono spesso dominati dal marrone, con un mood che , pur ispirandosi all’Oriente , non si riferisce esclusivamente all’etnico . A questa palette naturale si accostano , nella fantasia della stampa , anche il blu , il violetto , il giallo. In versione pastello e in perfetta armonia cromatica . Come le splendide stampe Paisley firmate Etro .Colori caldi e contrastanti caratterizzano l’Etropolis di Veronica Etro , mescolandosi a stampe geometriche e incroci grafici . Foulard elemento privilegiato , ingrandito e trasformato in telo di gonne con orlo a fazzoletto , o in protagonista assoluto di un maxi abito strapless . Nella collezione il foulard si piega e si ripiega come un origami , asseconda l’estro creativo ed è pronto a vestire di fantasia anche il più basico dei capi , come il tailleur , o rendendo particolarmente chic l’insieme di shorts e blusa . Mille infatti i modi di unire il “fazzol-Etro” grazie a sovrapposizioni e ripiegamenti .

E’ tutto un fluire in una dimensione di morbida eleganza che strizza gli occhi agli anni Settanta . A quell’epoca , per sentirsi vestite bastava solo annodare i quattro angoli di un foulard dietro il collo e alla base della schiena . Chi non ricorda lo stile di Loulou de la Falaise- hippie musa di Yves Saint Laurent- . Farsi guidare dall’umore , dall’archivio moda e dal senso dello chic della nonna scegliendo, dunque , un quadrato di stoffa capace di mantenere , in ogni interpretazione , l’eleganza che da sempre lo contraddistingue . Pronto (e  pronte) a catturare gli sguardi. Merito  di quel suo tocco da celebrity capace di  “avvolgere” tutto e tutti…

 

M.Chiara D’Apolito

 

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