Boscoreale: pioggia di Medaglie al Campionato Nazionale AICS di Cervia

 

In ogni epoca e in qualsiasi parte del globo l’uomo per proteggersi o imporre la propria supremazia ha utilizzato forme di lotte molto diverse tra loro, dall’utilizzo della prestanza fino all’uso delle armi. Gli sport di combattimento e quelli che utilizzano armi  per la loro finalità sportiva – agonistica,  come  la scherma, il tiro a segno, a volo, con l’arco, hanno avuto un’origine bellica, sono nati per finalità collegate ad esigenze di autoconservazione o di sopraffazione e in contesti socio – economici e geografici spesso molto lontani tra loro, e per ragioni storiche distanti da quelle attuali. Uno di questi è senz’altro il Karate.

Oggi per fortuna, nella nostra epoca, queste forme di difesa – offesa sono limitate a rappresentare un numero elevato di specialità sportive mondiali che coinvolgono milioni di persone.

Oltre un millennio fa, attraverso l’arcipelago delle Ryu Kyu che unisce le principali isole Giapponesi con l’isola cinese di Formosa, cominciarono scambi di carattere commerciale – politico e culturale. Attraverso questi scambi l’arte del combattimento a mani nude passa dalla Cina al Giappone e particolarmente nell’isola di Okinawa. Qui, poiché il sovrano aveva proibito ai propri sudditi il possesso di qualunque tipo di arma, si sviluppò una maggiore attrazione per queste forme di lotta. Nacquero così una serie interessantissima di arti di combattimento che utilizzavano anche attrezzi da lavoro di uso comune come falcetti, bastoni, catene etc., arrivate intatte fino a noi. Con il passare dei secoli questi divieti andarono riducendosi e cominciarono a nascere le prime scuole che studiavano queste forme di lotta. In seguito a causa dei progressi tecnologici fatti dalle armi, il combattimento corpo a corpo diventò, nel tempo, dapprima di secondaria importanza e poi obsoleto. Fu solo grazie all’intelligenza di alcuni maestri che ravvisarono come in loro vi fossero delle componenti educative utilissime anche in una moderna società.

Ricordiamo quel grandissimo uomo e maestro dello sport che fu Jigoro Kano, uno dei fondatori del Comitato Olimpico Internazionale e senatore dell’Impero Nipponico, trasse e codificò dal Jujitsu il Judo e lo diffuse nel mondo come sport. Quasi contemporaneamente ad Okinawa, Gichin Funakoshi, un insegnante di letteratura appassionatissimo di arti marziali, codificò un suo metodo di lotta che chiamò Karate, ovvero vuota mano.

Oggi, in Italia il Karate è ufficialmente riconosciuto come disciplina sportiva dal C.O.N.I. che ne ha affidato il coordinamento alla FIJLKAM – Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali la quale ne organizza l’attività. A livello mondiale, il karate fa capo alla Word Karate Federation (WKF) alla quale aderiscono oltre 40 milioni di praticanti.

La Campania da circa un decennio, con le sue 84 società sparse in tutta la regione, è il Comitato che esprime il più grosso numero di atleti di alto profilo e di conseguenza consegna alle mani dei tecnici Nazionali un folto numero di atleti.

A Boscoreale  l’A.P.D. EVER GREEN  nel settembre del 2005 affida un turno di Karate al M° Luigi Vitulano che in breve tempo crea un folto gruppo di praticanti conseguendo buoni risultati agonistici, qualche Campione Italiano a Rappresentative Regionali, vari Campioni Regionale, cinture nere, tecnici ed ufficiali di gara.

Un continuo di attività e gare su tutto il territorio Nazionale l’ultima in  ordine di tempo è stato il Campionato Italiano AICS disputato a Cervia (Ra) dove su sei atleti iscritti in gara tre conquistano la Medaglia d’argento (Solimeno Daniela,Vitulano Gennaro e Avino Antonio)  ed una di bronzo (Izzo Francesco). Il fiore all’occhiello dell’associazione, però sono i bambini che domenica scorsa si sono cimentati nel G.P.G.K. svolto a Salerno  e la domenica precedente invece a Caserta. In tutte e due le gare i piccoli atleti hanno saputo affermare la loro supremazia in ogni prova lasciando presagire un futuro eccellente per loro, per la società e per il tecnico che con grossi sacrifici segue i propri atleti su ogni tatami d’Italia.

Carmela Giordano

 

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