I negozi del futuro

Ci sono negozi dove si vende tutto quello che desiderano i clienti, ci sono poi negozi dove puoi spendere senza scendere dall’auto, altri dove i commessi sono acrobati e ti servono in modo spettacolare. Il mondo di internet ha insegnato ai commercianti, che prima si lamentavano per la sua concorrenza, come devono gestire le vendite per fare affari d’oro. Il risultato è che lo stesso concetto di negozio è stato profondamente innovato, generando esempi avveniristici.C’è una società italiana, Kiki Lab che tradotto letteralmente dal Giapponese significa ”rottura” di un equilibrio statico, il primo Ki esprime il concetto di “rischio”, il secondo Ki significa “opportunità”.L’antica saggezza orientale sottolinea già nel nome che ogni cambiamento porta sempre con sé, oltre a possibili rischi, opportunità vantaggiose e di crescita.Viviamo oggi una fase di forte accelerazione dei cambiamenti nella vita delle persone e nei mercati. Per aiutare le aziende e le organizzazioni a costruire e cogliere le opportunità che continuano a generarsi anche nelle fasi più turbolente Kiki Lab opera come un laboratorio in cui competenze diverse sono al servizio dell’innovazione e dei risultati.Questa società italiana insieme a partner internazionali, studia casi da prendere in esempio, i negozi più innovativi e li premia con i “Retail Innovation Award”. Curiosare tra gli Oscar dello scaffale è come fare una vacanza nel mondo dello shopping ideale.Queste innovazioni, spiega Fabrizio Valente, fondatore di Kiki Lab, sono quelle che fanno vendere di più, facendo crescere il giro di affari di chi le ha applicate e questo ha permesso a molti commercianti di limitare l’effetto della crisi.Uno dei negozi molto attuale in quanto ad innovazioni è Decathlon che è una catena di articoli sportivi presente anche in Italia. In Francia a Bordeaux accoglie i suoi clienti nel Geologic Village che è un enorme store dove si possono provare tutti gli sport e le varie attrezzature e c’è anche un laghetto dove si provano quelle da pesca.Si possono incontrare anche i progettisti per chiedere informazioni e chiarire i dubbi sugli oggetti in vendita.Sulla innovazione punta anche il National Geografic Store di Londra. Entrare qui è come immergersi nelle atmosfere di paesi lontani ed esotici, quelli di cui la stessa rivista racconta da anni facendoci sognare.Il negozio cambia in continuazione, sceglie alcune mete e le esplora sotto tutti i punti di vista, offrendo ai visitatori la possibilità di trovarsi a fare shopping oggi in Thailandia, domani in Cina assaggiando di tutto: cibi locali, libri, musica. E, sotto il marchio dell’avventura, viene proposto ogni tipo di attrezzatura escursionistica e simulatori per testarla in condizioni estreme.Ci sono poi negozi che interagiscono col web, come Threadless, un’azienda americana che stampa le t-shirt su disegni degli utenti del sito. Il progetto viene sottoposto al vaglio dei membri dell’azienda e vengono presi quelli più apprezzati oppure quelli che maggiormente divide l’opinione, secondo l’esperienza che ciò che fa discutere, fa vendere. A Chicago poi c’è un negozio che fa da vetrina e punto d’incontro tra i clienti-designer premiati con 2000 dollari se la maglietta viene realizzata.Fa parte della catena francese di Auschan, che esiste anche in Italia, un punto vendita virtuale che collabora con quello reale, è una esperienza di clik-and-drive.In realtà si tratta della spesa che viene fatta su internet , ma poi ci si reca al supermercato dove si trovano i sacchetti preparati solo da caricare.Basta digitare un codice e viene il commesso pronto a caricarveli in auto. Sembra una cosa da pigri, invece è molto comodo. Poi ci sono librerie coniugate con le gastronomie che riscuotono l’ interesse dei visitatori i quali, oltre alla lettura, trovano anche il cibo, e anche iniziative culturali e mostre varie, dove si può chiacchierare e fare salotto.Certo che in Europa non siamo ancora all’altezza della Cina dove nella catena cinese dei supermercati Happy Family è in servizio una squadra di 170 commessi “Kung Fu Master”, sono super commessi addestrati come maestri di Arti Marziali che servono il cliente lasciandolo sbalordito, non solo per le acrobazie, ma anche perchè pesano ad occhio i prodotti con precisione al grammo.Anche vendere può diventare uno spettacolo.

Pina Cirillo

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