Ottaviano, il vescovo Depalma: “Impegniamoci per il futuro a vivere da responsabili”

Beniamino Depalma

Il vescovo di Nola Beniamino Depalma attraverso una pubblica affissione è intervenuto in merito alle polemiche scaturite durante i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, santo patrono di Ottaviano. “La scorsa domenica ricorreva la tradizionale festa di San Michele Arcangelo – si legge nel testo del manifesto – che la città da sempre venera come protettore e patrono. Un’occasione cara al cuore degli abitanti della nostra cittadina, festa che nel tempo ha caratterizzato la maniera di vivere la gioia e la fede del nostro popolo. Purtroppo in questa ultima occasione si sono verificati eventi che hanno oscurato la popolare e solare aria di festa. Nessuno può nascondere il disagio per quanto accaduto: qualche espressione troppo violenta, atteggiamenti di poca cordialità, difficoltà di relazioni e reazioni, qualche gesto non certamente espressione di una fede matura”. Il vescovo di Nola ha puntato il dito contro coloro che hanno contribuito a fare della processione di San Michele un evento poco felice e ha sottolineato l’urgente e doveroso recupero del “senso autentico delle cose”. “La festa è occasione di gioire nello stile che il vangelo ci propone – ha scritto Depalma – per cui la festa cristiana ha come primo progetto quello di manifestare la logica dell’accoglienza e dell’ospitalità, della pacificazione e delle relazioni nuove in nome del Signore. La Processione è un cammino di preghiera un atto di manifestazione della fede che possa indurre il coraggio alla testimonianza della vita bella che viene dal vangelo. Ogni convivenza civile si basa su di un patto di umana solidarietà che fa nascere norme che salvaguardano il bene di tutti che devono essere rispettate per assicurare a tutti una vita dignitosa e senza pericoli. Sono anche convinto – ha concluso il prelato – che mai più si ripeterà lo spiacevole gesto dell’usare l’effigie del santo come un piccolo mezzo  di ritorsione per ottenere quanto pensiamo sia giusto da un punto di vista personale non sempre in sintonia con il bene comune. Ma lasciamo che il tempo pacifichi i cuori e piuttosto che andare oggi alla ricerca dei colpevoli, impegniamoci per il futuro a vivere meglio da ragionevoli responsabili”.

Pasquale Annunziata

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano