“Ma i semafori funzionano o no??”: questo l’ultimo angosciante interrogativo per i residenti ercolanesi esasperati da un insolito in e out dei tanto sospirati semafori. “Praticamente – precisano i cittadini – i semafori spenti di giorno funzionano poi la sera e vice versa. Il dato non è banale se si pensa alla particolarità delle intersezioni che fanno da scenografia a questi improvvisi black out. Non riteniamo in tutta onestà che sia questa la maniera di tutelare l’incolumità di pedoni e automobilisti lasciati sempre più alla mercè del “fato”. Non vorremmo che per prendere coscienza del fatto le istituzioni dovessero registrare qualche incidente mortale: ci auguriamo che la sana prevenzione possa prevalere sulla fredda e scarna cronaca dell’ennesima tragedia annunciata”. Il guaio è che disorientati dal funzionamento a singhiozzo dei semafori i veicoli compiono manovre azzardate mettendo seriamente a rischio la propria incolumità e quella di malcapitati passanti. Sicuramente alla vigile e professionale attenzione dei Vigili Urbani il fenomeno non sfuggirà: caschi bianchi sotto organico però e con un supporto logistico del tutto inadeguato. Non si possono pretendere miracoli da un personale che vanta, nella maggioranza dei casi, oltre 30 anni di servizio. Solo rafforzando il Comando con giovani e motivate unità sarà possibile garantire un servizio adeguato alla comunità ercolanese che è comunque grata ai vigili per l’opera svolta in difesa della legalità e del buon vivere. “Mi auguro che il buon senso – ha commentato Emma Buondonno, docente presso l’Ateneo Federiciano ed ex Assessore in Ercolano – illumini sempre l’operato di chi ha l’onore di rappresentare pubblicamente una città che vanta duemila anni di storia. Conscia della professionalità e dell’amore per i luoghi in questione dell’attuale governo locale sono certa che in primis il sindaco Vincenzo Strazzullo, poi la Giunta e l’Assise Comunale tutta affronteranno le delicate questioni territoriali anteponendo a qualsivoglia ragionamento utilitaristico il rispetto per l’ambiente e l’incolumità delle migliaia di cittadini che vivono all’ombra del vulcano più famoso d’Europa”. La nota docente esprime così piena solidarietà ai vertici di un’amministrazione comunale chiamata oggi a compiere i primi passi di un rilancio socio – economico che deve vedere gli ercolanesi protagonisti in prima persona del proprio destino. Nel frattempo ci auguriamo che almeno i semafori entrino definitivamente in funzione e non si tramutino, come spesso accade ad Ercolano, in inutili congegni “ornamentali”.
Alfonso Maria Liguori