Gragnano: i Giovani Democratici in piazza per i “Sì” al Referendum

In vista della tornata referendaria del 12 e 13 giugno, i Giovani Democratici di Gragnano scendono in piazza.

A poche settimane dal cruciale appuntamento con le urne, prende avvio la mobilitazione dei Giovani del PD che, con il contributo dell’Unione Degli Studenti (UDS), dalla prossima settimana provvederanno alla distribuzione di materiale informativo al fine di sensibilizzare i cittadini sull’importanza dei quattro quesiti referendari per l’abrogazione delle norme sulla privatizzazione dell’acqua, sull’istallazione di centrali nucleari e sul legittimo impedimento. Diversi saranno i gazebo informativi allestiti su tutto il territorio comunale e numerose le iniziative previste. I GD di Gragnano annunciano che già domenica 29 maggio saranno presenti in diverse zone del territorio gragnanese al fine di pubblicizzare l’evento e sensibilizzare la coscienza dei cittadini.

“Il nostro impegno è, in questi giorni, interamente diretto allo svolgimento di un’intensa attività di informazione e sensibilizzazione. Il primo obiettivo deve essere il raggiungimento del quorum, e siamo fiduciosi che stavolta i cittadini comprenderanno l’importanza dell’impegno cui sono chiamati. Quella del referendum è una sfida che dobbiamo vincere, ed anche a Gragnano ci stiamo impegnando attivamente, come Giovani Democratici, affinché ciò accada” dichiara il Segretario cittadino, Mario Giordano.

Il referendum è abrogativo, cioè proporrà agli elettori che si presenteranno alle urne la possibilità di depennare i 4 articoli in questione. Pertanto, votando sì, non si è favorevoli al mantenimento di tali leggi.

I primi due quesiti si riferiscono alla privatizzazione dell’acqua, in particolar modo alla modalità di gestione delle risorse idriche che verranno affidate ad aziende private (quesito n°1, scheda rossa) a cui sarà concesso di speculare sulla bolletta dei cittadini (quesito n°2, scheda gialla). Il terzo quesito (scheda grigia) riguarda invece la realizzazione sul territorio di centrali nucleari, pertanto votando “sì” si dice “no” al ritorno del nucleare in Italia. Infine, il quarto ed ultimo quesito (scheda verde) verte sull’abrogazione dell’articolo che permette al presidente del Consiglio e ai vari Ministri, imputati in procedimenti penali, di non presentarsi ai  processi.

C.S.

 

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