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Ospedale M. Scarlato, il sindaco incontra Morlacco: il prossimo incontro giovedì prossimo

L’unico personaggio politico di Scafati che ha responsabilità dirette nella chiusura del Mauro Scarlato rimane l’On. Vaccaro, in quanto faceva parte di quella giunta di centro-sinistra che nel 2008 approvò la legge 16, ultimo atto della Regione Campania prima del commissariamento della Sanità. Con il decreto 49 Zuccatelli, frutto di scelte scellerate, si è successivamente decretata la chiusura definitiva del Mauro Scarlato. Alla luce di questi fatti, stigmatizzo e denuncio l’atteggiamento della sinistra e di alcuni componenti di questo pseudo-comitato, che continua ad inasprire i toni generando un clima di tensione, nel tentativo di mascherare le responsabilità politiche relative alla gestione del centro-sinistra. Così facendo, infatti, non fanno altro che alimentare la guerriglia cittadina e la violenza. Mi riferisco alle minacce telefoniche nei miei confronti e della mia famiglia e al tentativo di aggressione in presenza di mia figlia e del comandante dei Vigili, di un esponente del Comitato in questione, il quale, dopo avermi insultato, ha provato ad aggredirmi anche fisicamente, cosa che non è riuscito a fare solo perché bloccato dalle forze dell’ordine presenti. Tutto questo è vergognoso. Questa mattina, invece, il sottoscritto si è recato in Regione Campania e ha incontrato il sub commissario Mario Morlacco, alla presenza del presidente del consiglio comunale Andrea Inserra, del vice sindaco Cristoforo Salvati, del presidente della commissione Sanità, Michele Schiano e del commissario dell’Asl Bortoletti, per ragionare della nostra proposta e pianificare un crono-programma delle cose ottenute e di quelle che riusciremo ad ottenere. In un generale clima di apertura, sono state altresì confermate le proposte prima solo verbali. L’ospedale, pertanto, non chiude e potrebbe prevedere, non più solo l’eccellenza nella terapia riabilitativa, cardio-respiratoria e neuromotoria, laboratori di analisi, la Radiologia, il primo soccorso H24 con sei medici di 118, sei di Saut e sei di pronto soccorso, la Lungodegenza, l’Emodialisi e Ambulatori di II livello di Chirurgia, Ginecologia, Ostetricia, Ortopedia, Cardiologia, ma anche un nuovo reparto di Reumatologia e una struttura complessa di Pneumologia guidata dal prof. Mario Polverino, tra i medici più accreditati del settore, di fama internazionale”.

“L’obiettivo adesso – ha spiegato Andrea Inserra, presidente del consiglio comunale di Scafati – è ottenere una terapia sub intensiva di alto livello a supporto non solo della riabilitazione cardio-respiratoria, ma anche per le attività per acuti: è questo il ragionamento che si farà giovedì nell’ambito della Commissione Sanità convocata per discutere della problematica del M.Scarlato”.

“Questo – ha dichiarato il vicesindaco Cristoforo Salvati – è l’obiettivo prossimo, nell’ottica di migliorare il nostro ospedale e far sì che diventi un punto di riferimento per le patologie respiratorie nella Provincia di Salerno e non un ospizio come decise la legge 16 del comunista Zuccatelli”.

“La politica regionale – ha dichiarato l’On. Michele Schiano, Presidente Commissione Sanità – è al supporto della comunità scafatese. L’ospedale di Scafati non può assolutamente chiudere, stiamo cercando di mettere in campo tutte le nostre energie per poter andare oltre il decreto 49. Giovedì prossimo, ho convocato in Commissione il Commissario Bortoletti, il Sindaco di Scafati e il Prof. Polverino per approfondire le proposte venute dalla politica scafatese”.

«Esprimo – ha dichiarato il Presidente della Provincia, Edmondo Cirielli –  la mia soddisfazione per l’organizzazione conferita all’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati che, nonostante i disastri provocati dal centrosinistra, sarà un centro d’eccellenza specialistico in linea con le moderne politiche sanitarie. L’organizzazione del presidio ospedaliero – spiega Cirielli – va ben oltre la ridefinizione organizzativa prevista dal decreto regionale 49/00. Infatti, lo “Scarlato” sarà integrato con un primo soccorso, sei medici di 118, sei di Saut e sei di pronto soccorso; inoltre, ci saranno anche tre ambulanze di cui una di rianimazione, un laboratorio analisi h 12, una struttura di radiologia h 12, una struttura di reumatologia e pneumologia, a cui si aggiungono gli ambulatori di cardiologia, ostetricia e ginecologia, ortopedia e chirurgia. Oltre alla riabilitazione tradizionale –conclude Cirielli – il presidio avrà una struttura di riabilitazione cardio-respiratoria e sono in corso con la Regione trattative per ottenere un reparto di terapia sub-intensiva che renderà l’ospedale centro d’eccellenza per le malattie respiratorie».

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