Sulla carta, tra le due formazioni, non doveva esserci partita, con i montesi strafavoriti e dotati di un organico da prima della classe, che metterebbe paura a chiunque.
I giovani e ardimentosi atleti scafatesi, invece, hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie agli avversari, i quali, dopo il capitombolo esterno di gara due (80-74), hanno iniziato ad avere paura e a temere di non farcela.
Ha già il sapore dell’impresa il fatto essere usciti a questo punto della stagione e solo a gara tre, contro un avversario costruito per ammazzare il campionato e che avrebbe dovuto avere vita facile contro i giovani atleti di coach Francesco Monteleone. Questi ultimi, invece, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, hanno mostrato grande grinta, coesione e compattezza, tale da mettere in discussione il passaggio del turno e far preoccupare la formazione partenopea.
Alla fine, l’ha spuntata la squadra più cinica ed esperta, che ha saputo sfruttare al meglio il fattore campo a proprio vantaggio ed il calore del pubblico amico.
I salernitani, orfani di una pedina importante come l’infortunato Catapano, hanno dato davvero il massimo, uscendo dal campo a testa alta e con la consapevolezza di aver speso tutte le energie disponibili.
«Devo innanzitutto applaudire e ringraziare i miei ragazzi – ha esordito il tecnico scafatese – perché mi hanno regalato una stagione molto intensa ed emozionante, la cui ciliegina sulla torta è stata questa semifinale, nella quale abbiamo giocato alla pari con una squadra blasonata ed importante come la Virtus Monte di Procida, portando la serie fino alla terza gara e lottando strenuamente fino alla fine. Gara tre si è decisa nel terzo periodo, quando abbiamo commesso qualche leggerezza di troppo e i locali, con la loro esperienza, sono riusciti a sfruttare al meglio le nostre ingenuità, portandosi avanti nel punteggio. Peccato non essere più riusciti a ricucire quello strappo, complice la stanchezza di fine stagione, ma sono estremamente soddisfatto del risultato conseguito e della prova offerta dalla squadra in questa stagione. Un ultimo ringraziamento – ha chiosato l’allenatore di Boscotrecase – lo voglio fare alla società, che ha scommesso su questo gruppo e che mi ha dato la possibilità di allenarlo».
Antonio Pollioso