Mercoledì 25 maggio, Giovanni di Lauro, consigliere del comune di Boscotrecase, ha chiesto di aggiungere all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, un punto sulla privatizzazione dell’acqua.
In vista dei prossimi referendum del 12 e 13 giugno, in cui si voterà anche a favore o meno dell’acqua pubblica, il consigliere si rivolge al Presidente del consiglio comunale, ai gruppi consiliari e al segretario generale per disputare proprio di questo argomento, e schierarsi a favore del sì per dire no.
«L’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi della cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi- afferma-, un bene comune dell’umanità, condiviso equamente da tutti. L’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come servizio pubblico».
Secondo il consigliere Di Lauro l’accesso all’acqua rappresenta una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale, oltre che una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace a livello territoriale, nazionale e internazionale.
Si è attivata a livello nazionale un’ampia coalizione sociale in difesa della gestione pubblica del servizio idrico, che è riuscita a farsi sentire lo scorso 12 gennaio dalla Corte Costituzionale e ha promosso due referendum abrogativi sull’argomento. Per questi ultimi sono state depositate in Cassazione oltre 1400000 firme, dato indicatore dell’interesse dell’opinione pubblica su questo tema.
Giovanna Sorrentino