Scafati, intervista al presidente del museo Revival

A Scafati esiste un museo di automobili e di auto d’epoca. I problemi che attanagliano questa struttura sono molti e di questi problemi se ne sobbarca quotidianamente il presidente del museo “revival” Guglielmo Di Martino, al quale abbiamo rivolto alcune domande, assistito anche dalla sua famiglia.

Da quanto tempo è aperto il museo?

Il museo è aperto da circa due anni. Difatti due anni fa io e la mia famiglia decidemmo di aprire questa struttura vista la grande mole di auto e motori che la nostra famiglia conservava da più generazioni ed altri beni che ci sono  stati donati.

Quale importanza ha il museo da un punto di vista artistico ed economica?

I beni che custodiamo sono beni d’epoca che sono apprezzati da tutti i collezionisti di motori e sono di una notevole importanza artistica. Tanto per fare un esempio abbiamo conservato la bicicletta del film “ladri di biciclette”. Anche da un punto di vista economico il museo ha un indubbio valore. Infatti sono usciti due articoli sia su Quattroruote che su ruote classiche che hanno parlato dell’importanza artistica ed economica di questi beni andandoli anche a valutare.

Quali sono i problemi principali di questo museo?

Diciamo che il museo è molto limitato. La struttura è piccola ed è isolata in quanto si trova nel mio garage. Sicuramente questo è il motivo principale per cui il museo non gode di grande considerazione.

Come si potrebbe ovviare a questa questione?

Lo spazio in cui tengo le automobili e le moto richiede una cura importante ed altrettante spese importanti. Purtroppo il fatto è che le istituzioni si sono rivelate spesso assenti. La cosa ideale sarebbe ricevere un locale molto più grande e molto più appariscente di quello del mio garage. Questa istanza l’ho più volte notificata alla regione Campania. All’inizio la regione sembrava interessata ma poi ha fatto orecchie da mercante.

E adesso come state procedendo per la richiesta di una nuova struttura?

In questi mesi mi sono dato da fare per spostare il museo dal mio garage che si trova in via Enrico Fermi in un locale disusato del comune che si trova in via Armando Diaz. Perciò ho fatto più volte richiesta in questi mesi al sindaco Aliberti di ricevere questo locale in comodato d’uso ma fino ad ora non ho ricevuto nessuna risposta.

Nel caso gli venisse data questa struttura come vi organizzereste?

Innanzitutto avremo maggiore spazio per esporre questi beni e sicuramente data anche la zona più in vista potremo un buon pubblico. Inoltre potremmo promuovere convegni ed incontri anche in riferimento a temi sociali come l’alcool, la droga, la sicurezza stradale. Tutti temi strettamente collegati ai motori.

Aniello Danilo Memoli

 

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