Incendio doloso al comitato del candidato a Sindaco di Napoli Gianni Lettieri

La corsa alla poltrona di sindaco è alle battute finali a Napoli e al fotofinish non mancano polemiche e veleni.  Ad alimentare la tensione tra i due candidati è stato l’incendio, presumibilmente di origine dolosa, sviluppatosi giovedì  sera alle 23:30 circa al piano terra del comitato elettorale del candidato Pdl Gianni Lettieri. Dopo i primi rilievi dei vigili del fuoco, all’interno del deposito utilizzato per custodire il materiale elettorale, sono stati rinvenuti dei razzi bengala esplosi e tracce di benzina. Il rogo, divampato nel locale seminterrato del comitato, è stato subito domato dai vigili del fuoco. Il portiere dello stabile è rimasto intossicato dal fumo e molto materiale elettorale è stato danneggiato. In particolare oltre a volantini e manifesti, sono andati distrutti ventisei gazebo che dovevano essere impiegati in occasione del comizio di chiusura del candidato del Pdl, in programma in Piazza del Plebiscito. Sull’episodio indaga la polizia. Ecco alcune dichiarazione del candidato Sindaco Gianni Lettieri:

«Considero De Magistris moralmente responsabile degli episodi di violenza che dal 15 aprile in poi si sono susseguiti nei miei confronti e dei miei collaboratori, da ultimo l’incendio appiccato questa sera ai locali del mio comitato elettorale. Siamo tornati agli anni di piombo».l’ex pm. De Magistris  replica. «Nel respingere sempre e comunque ogni forma di violenza, anche se di natura strumentale – si è difeso de Magistris – la mia storia di magistrato che ha sempre contrastato ogni forma di violenza e di deviazione occulta anche all’interno delle istituzioni mi consente di andare a testa alta e di respingere ogni insinuazione sulla responsabilità di un clima di violenza che non ha mai caratterizzato la nostra campagna elettorale». «Anzi – ha aggiunto il candidato del centrosinistra – mi auguro che la magistratura faccia piena luce su questo episodio».

Cosimo Silva

 

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