Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, hanno arrestato Vincenzo Mosca, 49enne nativo di Somma Vesuviana ma residente a Napoli, con diversi precedenti di polizia a carico, per atti persecutori e sequestro di persona nei confronti della ex convivente, una 50enne napoletana. L’uomo è stato altresì denunciato per minacce gravi e lesioni personali dolose.
Dopo 20 anni la donna aveva deciso di interrompere la relazione ed aveva chiesto al convivente di lasciare la sua abitazione dove viveva con la figlia. In preda ad un raptus l’uomo aveva devastato l’appartamento e colpito madre e figlia costringendole quindi a farsi medicare presso l’ospedale Cardarelli. Da quel momento Mosca aveva dato inizio alla sua attività persecutoria seguendo le donne ovunque. Aveva addirittura minacciato l’ex compagna di farle perdere il lavoro di babysitter riferendo ai suoi datori di lavoro circa un suo disturbo mentale. Lo scorso 8 maggio la donna lo aveva denunciato per le lesioni riportate in un precedente tentativo di sequestro.
Verso le 18.30 i poliziotti sono arrivati in Via Comunale Margherita su richiesta del cognato della vittima il quale denunciava il sequestro della 50enne. Dopo poco i poliziotti sono stati contattati anche dalla figlia 19enne della donna. Questa ha quindi riferito che un’oretta prima sua madre stava tornando verso casa in compagnia del cognato quando improvvisamente è arrivato Mosca, l’ha colpita con violenza, l’ha afferrata per i capelli e l’ha trascinata a bordo della propria autovettura, dopodiché è tornato al volante e si è rapidamente allontanato.
La ragazza ha inoltre riferito di essere riuscita a contattare la madre attraverso il cellulare e che quest’ultima le aveva detto che l’uomo la stava conducendo a Castel Volturno contro la sua volontà e sotto minaccia di morte.
I poliziotti, dopo aver fatto rintracciare la posizione dell’autovettura attraverso il segnale emesso dal cellulare della sequestrata ed aver appurato che effettivamente si stavano dirigendo verso Castel Volturno, hanno telefonato.
Sotto la minaccia di Mosca, la 50enne ha quindi riferito di essere sulla direzione di casa, ma un altro breve accertamento ha dimostrato che l’informazione era falsa. Dopo l’ennesima chiamata l’uomo ha quindi desistito ed ha riportato la donna presso la sua abitazione per poi subito allontanarsi.
La donna ha pertanto riferito ai poliziotti che l’uomo l’aveva lasciata andare minacciandola però di morte se lei e la figlia non l’avessero raggiunto presso la sua abitazione. I poliziotti hanno dunque suggerito alle due donne di acconsentire alle richieste del 49enne in quanto loro le avrebbero seguite a distanza.
Mosca si era però allontanato dal suo appartamento immaginando il prossimo arrivo dei poliziotti. La sua fuga non è servita in quanto grazie al segnale del telefonino è stato nuovamente rintracciato ed immediatamente arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Poggioreale.