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Castellammare: mille persone in strada per Fincantieri

Circa mille persone si sono riversate in strada ieri mattina per il quinto giorno di protesta dei lavoratori della Fincantieri. Castellammare ha risposto all’appello delle tute blu di unirsi alla protesta: tutti gli esercizi commerciali della città ieri sono rimasti chiusi dalle 9 alle 14 esponendo cartelli di solidarietà, così come annunciato dall’Ascom nelle ore che hanno preceduto la manifestazione. «Stiamo manifestando pacificamente – hanno detto i lavoratori in corteo – e ringraziamo la città tutta che sta dimostrando di essere al nostro fianco. Quanto accaduto lunedì (l’assalto al Municipio, ndr) è stato causato dalla rabbia dopo gli annunci dell’azienda, tra di noi non c’è la camorra. Rabbia che ora riusciamo a contenere e lo dimostriamo sfilando pacificamente, appunto, per le strade di Castellammare». La manifestazione è partita dalla statale sorrentina alle 10 circa per poi fare tappa per alcuni minuti a piazza Giovanni XXIII. Il corteo ha attraversato tutto il centro cittadino fino al viale Europa, per poi tornare nei pressi di Palazzo Farnese. Con i lavoratori Fincantieri c’erano anche i dipendenti di Terme di Stabia, del depuratore di Foce Sarno, della Incisud, dell’Avis e di MeridBulloni. Significativa la presenza al fianco dei metalmeccanici dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, dopo l’assenza dalle iniziative di piazza dei mesi scorsi: in strada anche gli assessori Giovanni De Angelis, che indossava la fascia tricolore, e Antonio Coppola, nonché diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Non solo: ha partecipato alla manifestazione anche il sindaco di Casola di Napoli Domenico Peccerillo in rappresentanza di tutti i Comuni dei Monti Lattari. «Fin dal suo insediamento l’amministrazione è al fianco dei lavoratori – ha detto De Angelis – e ora siamo tutti fortemente impegnati sulla crisi della cantieristica. Ribadiamo che le linee guida presentante per il Piano Industriale dall’azienda sono carta straccia, un cantiere come il nostro non può subire un trattamento del genere. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il governatore Stefano Caldoro che ci ha rassicurato sulla ripresa del piano di fattibilità per la realizzazione del bacino di costruzione e anche a livello ministeriale stiamo agendo affinché ci sia la giusta concertazione tra tutte le parti in campo. Al tavolo convocato per il 3 giugno dal ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani bisogna arrivare con la giusta serenità – ha continuato l’assessore – per attribuire alla cantieristica stabiese il ruolo che merita. In questi casi non c’è colore politico che tenga». Venerdì prossimo, quindi, è prevista una nuova serrata degli esercizi commerciali in attesa dei risultati del vertice di Roma. In città, però, la protesta non si ferma. I lavoratori, infatti, stanno mantenendo attivi giorno e notte due presidi: quello nell’aula consiliare di Palazzo Farnese e quello di via Duilio all’ingresso dello stabilimento. Oggi, inoltre, per iniziativa di 18 associazioni, verrà presentata la bandiera «Castellammare è Fincanieri» che sventolerà sui balconi di tutti coloro che vorranno esporla.

FraFer

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