I cittadini sono ormai assuefatti alle numerose zone di Torre Annunziata oggetto di manutenzione, riqualificazione o rinnovamento. Sono altrettanto abituati ai continui posticipi delle date di completamento di tali opere. A giudicare dalle parole di Francesco Colletto, assessore ai lavori pubblici, sembra però che per alcune di queste, il 2011 sarà un anno cruciale.Prima fra tutte l’area della villa comunale a ridosso dei lidi. Entro il 30 giugno si dovrebbe giungere al completamento dei lavori in esecuzione nella zona. La data è stata scelta per non accavallarsi con l’apertura dei lidi e quindi per favorire l’economia della città, rendendo la villa comunale più sicura e vivibile. Seguendo la stessa ottica si sta procedendo ai lavori alla rampa Nunziante, che deve essere consolidata per evitare ulteriori futuri crolli, oltre che abbellita, e a quelli relativi alla riqualificazione di Piazza Ilardi e del collegamento pedonale tra via Tagliamonte e via Epitaffio, in cui sarà integrato il verde e l’arredo urbano. Tempi molto più lunghi sembrano invece occorrere per due delle opere che più fanno discutere i cittadini: la ristrutturazione del cinema Moderno e il Ponte di via Sepolcri.Era febbraio quando l’assessore ai lavori pubblici Colletto dichiarò che l’amministrazione aveva ottenuto fondi dalla regione per i lavori al cinema Moderno e dava spiegazioni inerenti il progetto: “ sicuramente sarà realizzato un parcheggio interrato e sarà riqualificata tutta la piazza Nicotera. […]L’unica parte in muratura è la facciata tutto il resto è materiale fatiscente. La copertura è composta da lamiere ed è fatiscente, sarà rimossa e sostituita da materiale moderno.” La realizzazione del progetto dipenderà però dall’accordo tra comune e Ministero delle Belle Arti.Per quanto riguarda la realizzazione del Ponte di via Sepolcri, continuano le beghe burocratiche che impediscono ormai da circa cinque anni a Torre Annunziata e Boscotrecase di avere un collegamento diretto con l’autostrada A3. Quello che impedisce ora la realizzazione dell’opera è l’ulteriore posticipo dell’entrata in vigore del collettore fognario. Questo, oltre a permettere la ricostruzione del ponte, avrebbe eliminato gli scarichi abusivi che inquinano tutto il litorale torrese e stabiese. Ad oggi, il depuratore del comune di Castellammare di Stabia non funziona a pieno regime e nessuno degli enti coinvolti, si assume la responsabilità di mettere in funzione anche il collettore. Quando Luigi Bobbio, sindaco di Castellammare di Stabia, rinnoverà il decreto per l’immissione di liquami nel depuratore, si potrà finalmente utilizzare il collettore e di conseguenza, iniziare i lavori per il Ponte di via Sepolcri. La storia prevede ancora molte puntate.
Anna Bottone