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Boscoreale, tensione al consiglio comunale: solidarietà a Fincantieri, ex FS, bilancio partecipativo e nomina degli scrutatori per referendum

Si è concluso all’una di martedì il consiglio comunale di Boscoreale, con un numero di consiglieri insufficiente per poter proseguire la seduta. Ad andarsene sono stati i consiglieri di maggioranza. È stato un consiglio molto acceso, come non se ne vedevano da quando si discuteva dell’emergenza rifiuti.

Alle ore 21 circa i consiglieri presenti erano 17 e quelli assenti 14: per primi sono stati approvati all’unanimità dei presenti i verbali del consiglio tenutosi il 28 aprile scorso.

Subito dopo i gruppi di minoranza del Pd, UdC e IdV hanno richiesto una mozione d’ordine su Fincantieri di Castellammare, per dichiararsi solidali nei confronti di tutti quegli operai. «Restare indifferenti è un atto di irresponsabilità indegno da parte di un paese civile – hanno riportato i consiglieri nella mozione approvata – il piano Fincantieri metterà in ginocchio circa 2500 famiglie. Occorre muoversi subito ed in direzione opposta rispetto a quanto si è fatto fino ad oggi: servono urgenti investimenti e piani di recupero dell’efficienza e di riorganizzazione del lavoro. Questa è l’unica base per costruire insieme ai lavoratori un accordo di sviluppo e di rilancio. Il piano industriale presentato dai vertici di Fincantieri a Roma è di una gravità inaudita, perché penalizza la cantieristica nazionale, riduce la presenza italiana in un grande settore industriale e prevede la chiusura non solo dei cantieri navali di Castellammare, ma anche di Sestri e il ridimensionamento di Riva Trigoso».

La mozione è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale, ed è stata indirizzata al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, e agli europarlamentari campani, affinché si battano in difesa del lavoro e della produttività dei cantieri navali, che sono anche un pezzo di storia per Castellammare.

A seguire, è stato comunicato dal presidente del consiglio comunale, Carmine Sodano che il consigliere Francesco D’Aquino, assente, «dichiara la sua indipendenza dal gruppo di minoranza  a cui apparteneva, l’Adc».

Da qui in poi il consiglio si è acceso. Al centro della discussione la questione dell’ex stazione FS di Boscoreale, i cui locali, ad oggi ospitano l’Associazione socio-culturale Stella Cometa.

Da due anni a questa parte i volontari della stazione hanno lavorato affinché l’area uscisse da quello stato di degrado in cui era caduta, abbandonata dalle istituzioni locali e anche dalla Rete Ferroviaria Italiana.

L’ex FS è diventata un centro di aggregazione per giovani e meno giovani, e da qualche settimana a questa parte si è riparlato della possibilità da parte dell’Amministrazione di acquistare quei locali ed adibirli a sede dei vigili urbani e della protezione civile, affinché «possano operare più tempestivamente in caso di emergenza», afferma il primo cittadino.

In realtà Langella ha dichiarato di essere interessato all’acquisto dell’area dello scalo merci e del capannone. Invece in un comunicato stampa scritto per tranquillizzare i ragazzi dell’Associazione, ha parlato di  “richiesta di acquisto dei locali delle Ferrovie dello Stato e delle aree adiacenti” e inoltre ha comunicato: “Una volta venuti in possesso dei locali e delle aree esterne […], non è assolutamente nostra intenzione sfrattarli, anzi, quando sarà il momento non avremo alcuna difficoltà a confermare l’utilizzo di parte dei locali per permettere all’associazione di continuare a svolgere le sue attività”.

Queste parole parlano di acquisto non solo dei locali specificati dal sindaco, ma di tutta l’area e di concessione dei locali.

Infine il consigliere di opposizione Francesco Paolo Oreste, ha letto l’interrogazione parlamentare da parte del senatore Nespoli in cui parlava dell’urgenza di bonificare l’area della stazione a spese della RFI. Un’area che viene definita un luogo di ritrovo di tossicodipendenti, da rivalutare.

Lo stesso sindaco ha parlato di “quell’associazione” , come se fosse lontana dalla realtà del paese che amministra, come il senatore Nespoli, che non ha mai visitato l’area, ma almeno è lontano.

Altra discussione è nata dalla questione del bilancio, che ancora non è stato reso pubblico. A detta del sindaco sarebbe pronto da più di un mese, ma non in maniera ufficiale, a causa di alcune incongruenze. Secondo lui infatti, bisognerebbe “capire con certezza quali sono le somme e i limiti entro cui operare per portare avanti le idee”.

«Lei dice che non si può presentare il bilancio in maniera ufficiale- risponde il consigliere di minoranza De Falco-, ma se ci sono sviluppi per la comunità, bisognerebbe mettere a conoscenza i consiglieri comunali, anche durante la stesura». Secondo l’opposizione infatti, il sindaco non ha rispettato i criteri di partecipazione e trasparenza, e a detta del consigliere Oreste il sindaco evita sempre di far partecipare l’opposizione ai dibattiti che devono precedere le scelte.

Il sindaco sostiene che non ci sono fondi da distribuire alle associazioni di categoria a causa dei tagli da parte del governo centrale e dei debiti del Comune. I gruppi di minoranza credono che questa questione debba essere affrontata con i cittadini, e far capire loro che c’è una reale impossibilità, invece l’amministrazione si chiude a riccio.

Anche la questione dei parcheggi pubblici è stato motivo di fervida discussione, in quanto è da tempo che c’è la volontà da parte dell’Ente di garantire questo servizio, ma mai niente è stato fatto.

Il consigliere De Falco parla a nome dei commercianti di Boscoreale, che non chiedono più confronti col sindaco perché sono stanchi, e si sentono sconfitti. Tante volte hanno cercato di far capire alle istituzioni locali il loro disagio, e ancora oggi dopo tanto tempo sono costretti a vedere le auto della gente davanti ai loro negozi a causa della carenza dei parcheggi. Nonostante questo comunque, l’opposizione riconosce il passo avanti nell’aver messo le strisce blu in alcuni tratti delle strade di Boscoreale.

Come sempre da ottobre a questa parte non è mancato in consiglio un dibattito sulla questione spazzatura: nonostante l’istituzione di Ambiente Reale, l’azienda del comune che si occupa del sito di stoccaggio provvisorio dei rifiuti e nonostante la tassa sulla spazzatura, la TARSU sia tra le più alte rispetto agli altri comuni, alcune zone del paese sono ancora piene di rifiuti.

Per risolvere questo problema saranno montate 60 telecamere per le strade di Boscoreale, collegate a due centraline, una presso la sede dei vigili urbani e l’altra all’interno del palazzo del municipio che servirà da archivio per le immagini registrate. A causa delle leggi sulla privacy, ci sarà bisogno di un corso di formazione per i vigili urbani, quindi non tutti saranno abilitati a questa mansione.

Infine si è analizzata la questione degli scrutatori scelti per il referendum del 12 e 13 giugno. Secondo la legge anche all’opposizione spetta la nomina di alcuni di questi ultimi, ma il sindaco Langella non l’ha reso possibile.

Inoltre i gruppi di minoranza ritengono di essere stati tagliati fuori dalla commissione elettorale, perché Francesco D’Aquino, l’unico consigliere d’opposizione nominato come portavoce, si è schierato dalla parte della maggioranza.

L’UDC, l’IdV e l’UDC hanno chiesto al prefetto di nominare un altro rappresentante, ma la loro volontà è stata respinta, quindi il consigliere Raffaele De Falco chiede alla maggioranza un atto di solidarietà: rassegnare le dimissioni dalla commissione elettorale, affinché l’opposizione possa nominare un altro candidato.

Il consigliere Buffone in riferimento ai criteri di scelta degli scrutatori afferma: «Quello che è successo è uno schiaffo alla democrazia». Nella lista degli eletti ci sarebbero gli “amici” dell’amministrazione.

La seconda sessione del consiglio comunale si terrà lunedì 6 giugno.

Giovanna Sorrentino

 

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