Ercolano, genitori iscrivono i figli a Portici e Torre del Greco

Fa seriamente discutere lo strano fenomeno che vede protagonista Ercolano di un’emigrazione sistematica degli studenti in età dell’obbligo verso paesi confinanti.  Le famiglie  cosiddette “ bene” di Ercolano  prediligerebbero Portici e Torre del Greco alla nativa comunità vesuviana : il dato, di per se gravissimo , assume proporzioni maggiori se si considera l’aspetto legale della questione. In età dell’obbligo ogni alunno deve essere iscritto nel plesso scolastico più vicino alla propria residenza. Evidentemente ad Ercolano così non è.  L’ escamotage   consisterebbe nell’ iscrivere i ragazzi in scuole private onde eludere la burocrazia vigente in materia di incorporazione all’interno del territorio competente: ma questa “esosa” procedura non giustifica le affiliazioni in Istituti Pubblici situati nelle sovra citate aree vesuviane.  “  Francamente non riteniamo all’altezza del ruolo – ha commentato un nutrito gruppo di genitori – gli istituti scolastici locali , minati alla radice da endemiche carenze logistiche e popolati da ambienti particolarmente a rischio per i nostri figli. Ci duole argomentare in tal senso ma quello che a noi preme è la qualità d’istruzione offerta ai nostri ragazzi seguita dall’humus sociale nel quale gli stessi interagiscono. Preferiamo pagare di tasca nostra per assicurare a chi erediterà questa nostra società un avvenire migliore”. Deontologicamente riteniamo talune affermazioni agghiaccianti e prive di reale fondamento : come non lodare l’opera professionale e filantropica , tanto per fare alcuni esempi, del I e del II Circolo Didattico , rispettivamente diretti da Velio Scarane e Giovanna Tavani. L’amore per i ragazzi, l’attenzione per il sociale e la qualità operativa dei dirigenti scolastici è provata da un curriculum vitae composto da manifestazioni pubbliche di successo nazionale e progetti- laboratorio ai massimi livelli. Il fatto è che come sempre la disinformazione  gioca un ruolo determinante  nello screditare la cittadina vesuviana. Certamente ai disabili e ai bambini cosiddetti a rischio va riservata sempre maggiore attenzione ma da parte delle Istituzioni Tutte e nel rispetto dei ruoli specifici. Non sempre i servizi sociali sono apparsi al top, tanto per fare un esempio,  nel quanto meno arginare il fiume di evasione scolastica che da sempre scorre in città. Senza puntare il dito contro alcun referente scolastico o amministrativo locale ci auguriamo che a seguito di una corretta visione dell’opera svolta nei plessi scolastici indigeni a favore dei ragazzi la si finisca una buona volta di “snobbare” Ercolano cercando altrove non si sa bene qual elitario contesto o mondo “incantato”. Certamente il dato non sfuggirà all’attenzione del sindaco Vincenzo Strazzullo a cui sempre la comunità guarda come leader indiscusso e punto di riferimento per ogni onesto ercolanese. Della serie : torniamo ad mare un territorio che vanta tradizioni storico culturali millenarie.

Alfonso Maria Liguori

 

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