quanto veniva inscenato dentro. Le mura della chiesa quattrocentesca. Uno spettacolo quello messo in scena dalla compagnia milanese che ricorda nell’ambientazione uno studio di un programma televisivo di approfondimento. Un leggio. Uno sgabello. Dei libri. Acqua. Pochi elementi essenziali però per accompagnare l’oratoria dell’attore principale intersecata da alcuni passaggi video proiettati alle sue spalle in momenti precipui della serata. Tanto di cappello alla performance di Fabrizio De Giovanni e Silvia Scuotto accompagnati in più occasioni dagli applausi dell’attento pubblico. Un modo per spiegare ai cittadini ercolanesi l’importanza di votare sì per l’acqua pubblica, per non renderla merce di scambio tra le istituzioni e le multinazionali. Il ricordo dell’impegno alle urne per il referendum abrogativo del prossimo 12 e
13 giugno.