Il primo atto di Salernitana Alessandria termina 1 a 1. La carica de 18000 non è bastata. In superiorità di due uomini per più di mezz’ora l’armata di mister Breda non è riuscita a battere l’Alessandria che con questo pareggio ipoteca la finale costringendo i granata a dover vincere al “Moccagatta”. I padroni di casa, orfani dell’estro di Carrus, bloccato da un dolore all’alluce destro, appena raggiunto il pareggio al 66’ hanno dato vita ad un arrembaggio alla porta ospite, alimentato dai boati di migliaia di tifosi salernitani, splendido colpo d’occhio dell’Arechi. Ma non è bastato, la lucidità sotto porta è stata l’assente di lusso che ha condannato i granata a dover inventarsi un’impresa in terra piemontese.
La partita – Pressano sin dai primi minuti gli uomini di Breda che col favore del pronostico tentano di indirizzare subito la gara verso una supremazia territoriale a loro favore. Ma l’Alessandria, bestia nera dei granata, sa difendersi bene e sa disinnescare le folate improvvise di Jefferson e compagni. Scivola cosi la prima mezz’ora con le squadre più impegnate a studiarsi che a trovare il vantaggio, che poi arriva, inaspettatamente ,per i “grigi” di mister Sarri. Minuto 35 Caglioni sbaglia il tempo d’uscita su Martini, complice un ostacolamento del compagno Altobello, i due giocatori granata la fanno grossa e Martini tocca il pallone quel poco che basta per metterla in rete, 0 a 1, clamoroso il pasticcio di Caglioni e Altobello! I padroni di casa rinvigoriti dall’urlo dell’Arechi rispondono rabbiosamente al vantaggio ospite e al 45’ Pucino, ultimo dei suoi, atterra Ragusa, per il signor Di Paolo di Avezzano non ci sono dubbi, rosso e doccia anticipata per Pucino. La punizione è dal limite dell’area, posizione strategica per Carrus, ma il fantasista non è in giornata e Servilli para senza problemi. Finisce il primo tempo con il risultato di 0 a 1 e con L’Alessandria in 10. Ritorna dagli spogliatoi una Salernitana convinta più che mai a riacciuffare il pareggio e già dopo un minuto si rende pericolosa con Fava ma gli ospiti si salvano. Al 58’ ci pensa Fabinho ma senza fortuna, è il preludio del goal. Al 59’ gli uomini di mister Sarri restano in nove per l’espulsione per somma di cartellini gialli di Barbagli. Passano sette minuti e i granata trovano il pareggio: Cross di Pippa, la palla è lunga ma c’è Fabinho appostato sul secondo palo, l’attaccante brasiliano da posizione defilata riesce a colpirla di testa, Servilli si fa trovare impreparato e clamorosamente si trascina la palla in rete, esplode l’Arechi, 1 a 1. Da qui inizia un’altra partita, I tifosi granata, supportati da alcuni tifosi baresi arrivati all’Arechi per aiutare i “cugini” campani, suonano la carica e la Salernitana risponde. Aal 68’ con Ragusa e al 75’ con Aurelio provano a trovare il vantaggio, ma con poca sorte. Al 81’ è ancora Aurelio a provarci dal limite ma il suo tiro sfiora il palo e si esaurisce sul fondo. Gli uomini di Breda continuano ad attaccare ma senza risultati, l’ultima azione è firmata Carrus, il centrocampista sardo ci prova con un bolide dai 25 metri, ma stavolta Servilli è ben appostato e devia la palla in angolo. Finisce 1 a 1 la semifinale di andata dei play-off tra Salernitana ed Alessandria.
La squadra è andata in ritiro in quel di Novara per estraniarsi dal clima rovente di Salerno, Breda vuole che tra i suoi giocatori regni la calma e la tranquillità che nel girone di ritorno ha aiutato i suoi a far più punti di tutti. Il prossimo 5 Giugno, al “Moccagatta” di Alessandria, i granata non potranno sbagliare, la città chiede un’impresa, l’ennesima …
Giuseppe Falanga