Il PD, l’UDC e l’IdV di Boscoreale dichiarano solidarietà ai loro colleghi imputati per assenteismo, per i quali si è aperto il processo penale a loro carico.
L’opposizione è fiduciosa per quanto riguarda l’assoluzione di questi ultimi e crede che «Questo percorso renderà giustizia di una serie di insulti ed offese ricevuti alla stregua di comuni delinquenti. Nei giorni scorsi- scrivono-, la definizione più benevola che abbiamo sentito rivolta nei loro confronti è stata quella di assenteisti e fannulloni. Noi che abbiamo la presunzione di conoscerli meglio vogliamo chiamarli persone perbene! Non si può confondere con l’assenteista ed il fannullone chi semplicemente ritarda al lavoro o in qualche occasione si fa timbrare il tesserino dal collega mentre parcheggia l’auto. I nostri colleghi sapranno certamente giustificare nelle sedi opportune quello che una videocamera o una macchina fotografica non possono giustificare e lo faranno proprio perché sono persone perbene, oneste e diligenti nel loro lavoro, come dimostrano la storia del personale e quella lavorativa di ciascuno di loroQ».
Queste le parole rivolte al sindaco e alla maggioranza. PD, UDC e IdV ritengono che anche il sindaco, il segretario generale, il direttore generale, i funzionari, i consiglieri comunali e i sindacati avrebbero dovuto esprimere il loro stesso pensiero e per il loro stesso motivo.
A detta loro, il sindaco e il segretario generale, “che per il ruolo che ricopre dovrebbe essere imparziale”, hanno parlato solamente di possibili licenziamenti, e i consiglieri di maggioranza si sono chiusi in un ermetico silenzio.
«Avrebbero dovuto sentire il dovere morale di offrirsi quali testimoni a favore dei dipendenti, invece di preferire, nella migliore delle ipotesi- dichiarano-, un colpevole silenzio e poi costituirsi parte civile. Tutto ciò è davvero squallido».
I gruppi di minoranza ritengono giusto denunciare le mancanze dell’amministrazione nei confronti del personale, per far sapere a chi ha visto il blitz agli assenteisti come una liberazione dal cancro della cattiva amministrazione, quali sono le condizioni di lavoro dei dipendenti comunali.
«Dica allora l’amministrazione perché non vengono corrisposti i compensi del 2009 ripartiti da circa due anni. Perché il direttore generale – esprimono-, continua a non convocare la delegazione trattante per i compensi del 2010 e 2011». Inoltre, si chiedono se siano «Legittimi gli ordini nei confronti dei dipendenti, emessi dal direttore generale, che violano il regolamento della Commissione Straordinaria che ha sostituito fino al 2008 il consiglio comunale».
L’opposizione inoltre denota la precarietà dell’ambiente in cui i dipendenti sono costretti a lavorare: «Il personale opera in sicurezza, con tutti quei fili elettrici pendenti, finestre rotte, armadi aperti, bagni a malapena forniti di sapone e carta igienica?».
PD, UDC e IdV si chiedono inoltre per quale ragione non siano stati fatti, quando c’era la possibilità, concorsi interni volti a valorizzare le professionalità degli amministratori, evitando il ricorso ad incarichi esterni e dove vanno a finire i soldi per la formazione del personale.
I dipendenti hanno più volte presentato queste problematiche all’autorità ministeriale e chiesto un’ispezione per la gestione dei compensi.
I gruppi di minoranza quindi, chiedono al sindaco e alla maggioranza di intraprendere un percorso condiviso, di appoggio agli imputati, che porti serenità nell’ambiente di lavoro.
Giovanna Sorrentino