Nessuna sottospecie manca all’appello . Ci sono davvero tutte .
Come se un giardiniere si fosse messo a seminarle con minuzia nel prato modaiolo dell’eleganza .
E’ tempo di giardino – couture , dunque .
Fiori colour e petali di boccioli appena schiusi si spargono sulle passerelle di stagione con delicata decisione , diventando ancora una volta simbolo di una bellezza muliebre . Il fior fiore del trend sboccia pantaloni , bluse & Co . Fresie , rose , margherite celebrano Madre Natura colorando le silhouette di abiti e gonne . I tessuti si trasformano in erbari contemporanei da osservare con curiosità .
Ecco incantevoli peonie e ortensie da D&G per un mood garden style very preppy , complice l’aggiunta di un tocco (trés) vichy .
Rose da Kenzo per tenere jeunes filles en fleur che fanno sfoggio di abiti come bouquetes colorati , pronti a fluttuare ad ogni minimo movimento del corpo .
Le celebri camelie di Chanel si fanno macro e coloratissime , spiccando su fondi neri , caricandosi di drammatica intensità .
Gardenie da Etro mescolate a stampe geometriche dal sapore etnico .
Floreal bohemien botanica per Alberta Ferretti che veste una donna di fiori e tagli al vivo trasversali su uno chiffon color panna interpretando , così , uno “spirito libero e ultra femminile” . Dagli archivi di Versus ecco un miniabito pop romantico geometrico di cotone fatto di collages di fiori minuti e colori a contrasto . Florilegio di peonie di satin e taffetas di seta di Bucol firmato Rochas per uno stile couture ispirato alla Svezia del Nord e alle delicate ceramiche .
Moder Art & Crafts per l’abito materico di farfalle/fiori fatte di piume dipinte a mano . Ribbon work . Stile pagano che inneggia al “Power of nature and free spirit “ quello fatto sfilare in passerella da Alexander McQueen .
Profumo d’oriente per l’abito chimono florilegio di ibiscus di Luis Vuitton. Mood tra orientale e “camp” con l’aggiunta di lunghe frange di seta e labbra scarlatte.
Nappa laminata con patch argento e sottile cintura in vita per il floreale moderno, trasposto e iper –stilizzato , frutto , ops fiore , della cosiddetta “Celebrities obsession” . Tutto Miu Miu .
Ispirazione tropicale da Sud Pacifico a Bettie Page quella Dior. Bomber di nabouk navy blue , pantaloni “marins” e collana hawaiana a mo di origami .
Si passa con disinvoltura da nuance delicate –Luisa Beccaria – a tinte squillanti dal sapore pop art – Jil Sanders -. Come in una maxi tavolozza d’artista , i fiori creano caleidoscopiche campiture anche su caftani , camicette e chemisier dal sapore rétro . Non manca il tocco inatteso d’eccentricità del mixaggio tra tonalità techno e applicazioni , come nel caso di Marni, dove macro margherite si stagliano sulla rete ricamata .
Rose , papaveri , margherite, fiori tropicali diventano , dunque , matrici décors – quando addirittura capi di per sé –anche per accessori che non vogliono passare inosservati . Sbocciano in smalti e pietre sulle collane per un tocco liberty , spiccano con effetto macro tattoo stampato sulle fusciacche , fioriscono in acconciature dalle bucoliche reminescenze , cingono in fitte volute di tessuto le caviglie di neoromantiche coquettes . E per finire , cappelli dai mille petali , borse come prati e gioelli come come ghirlande polinesiane diventano il corredo perfetto per le “cherry blossom girls” di tutte le età .
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