Una lettera aperta indirizzata agli organizzatori della tradizionale festa “Sabato dei Fuochi” (che si celebra nella settimana dopo Pasqua e si conclude con il suggestivo spettacolo pirotecnico sulle pendici del Monte Somma) per protestare contro il triste problema che ci conduce ormai per mano, da anni, sulla poco retta via della crisi/emergenza rifiuti. A far partire la miccia della protesta del cittadino autore della lettera, la presa di coscienza, testimoniata con fotografie, di un vero e proprio sversatoio illegale a cielo aperto, esattamente sul punto di raccolta delle varie paranze che prendono parte allo spettacolo di fuochi e che poi, da lì, si muovono, ciascuno nei propri punti, per dare inizio all’opera. Dalle immagini scattate lo scorso 28 maggio, è emerso che, in tale punto, nei giorni della festa è stato posto, e ben conservato, un cumulo di rifiuti, tra l’altro, proprio dinanzi alla piccola cappella dedicata alla Madonna di Castello. Non è stato difficile, per i presenti, risalire alla provenienza di tali rifiuti, dato il ritrovamento di scatole di fuochi d’artificio e materiale di risulta specifico. “Eppure un cartello posto sulla struttura costruita sul monte ricordava a tutti “Mantieni pulito l’ambiente”. Gli organizzatori hanno, forse, supposto che i servizi di igiene urbana facessero la raccolta anche in montagna? O, forse, hanno sperato che un miracolo facesse trasformare i rifiuti in fiori per la madonna, e perciò li hanno lasciati proprio di fronte alla cappella? Siamo dunque davvero intrisi di una cultura incivile e irrispettosa per l’ambiente?”. Così commenta l’autore della lettera, con un quel pizzico di sarcasmo che, però, sembra ben sottolineare la tristezza e l’amarezza per quanto appreso. Insomma, l’ennesimo caso d’inciviltà e scorrettezza nei confronti del nostro patrimonio ambientale, che non farà altro che favorire la manovra di ritorsione della Natura nei nostri riguardi.
Giuseppe Annunziata