Gli odori: a ciascuno il suo

In una società astratta ed individualista come quella in cui viviamo stiamo assistendo ad una graduale svalutazione dell’olfatto e degli odori “naturali”, ormai associati ad un’idea di primordialità ed imbarazzante fisicità: l’odorato è stato messo a tacere dalla società moderna.

Il potere degli odori è noto notte dei tempi ma oggi, anziché prediligere il proprio, si cerca di assumerne uno artificiale, grazie a deodoranti ed eau de toilette. Ogni fragranza lancia un messaggio a chi rientra nel raggio d’azione di queste particelle organolettiche costose e sofisticate.

“Siamo come profumiamo”, sostiene il dott. Alan Hirsch della Smell & Taste Treatment and Research Foundation di Chicago: “Se sai di buono, gli altri penseranno che sia una persona OK”. La scelta del profumo varia a secondo dei gusti personali, anche se generalmente le donne prediligono i profumi floreali, perché le fanno sentire a proprio agio e rendono più felice chi le circonda, “perché le donne tendono maggiormente a essere influenzate da come gli altri le vedono”.

“In termini di eccitazione sessuale, nelle ricerche condotte gli odori floreali non avevano molto impatto sugli uomini rispetto ad altri odori come la lavanda o la torta di zucca; – specifica il dr Hirsch – ne consegue perciò che le donne indossano profumi floreali più per ottenere una risposta sociale dagli uomini che per eccitarli”. Quali sono i profumi con il maggior effetto di “richiamo” per gli uomini? Lavanda, liquirizia nera e arancia. I meno efficaci sono pompelmo rosa, mirtillo, cioccolata, fiori e talco per bambini.

Gli odori che sono invece risultati più efficaci sulle donne sono fiori, zucca e cioccolata. Gli odori che si sono rivelati più inibenti sono ciliegia ed arrosto.

Nell’inebriare chi ci circonda bisogna considerare altri tre aspetti importanti: innanzitutto, secondo il dr. Hirsch, il nostro olfatto è più attivo al mattino, per cui quello è il momento di non eccedere in quantità con il profumo o di prediligere un aroma sportivo che “sappia di pulito”, mentre una fragranza forte o muschiata è più adatta alla sera. Il secondo aspetto da tener presente è che “con l’avanzare dell’età l’olfatto declina: se devi incontrare una persona matura puoi indossare più profumo, ma se vai in una scuola, riduci la quantità”. Infine, “gli uomini hanno un senso dell’olfatto più debole di quello femminile, quindi le donne possono aumentare le quantità se devono incontrare uno, specialmente se è un fumatore”.

Le diversità nella percezione degli odori non variano solo a seconda che si tratti di un uomo o di una donna, bensì anche tra individui dello stesso sesso.

Una ricerca su Nature rileva che il sistema olfattivo non funziona sempre allo stesso modo.

Un gruppo di ricercatori californiani del Dipartimento di Biologia cellulare dell’università di La Jolla (San Diego, CA) ha dimostrato come nel viaggio dal naso al cervello gli odori seguano percorsi differenti.

Grazie a una particolare tecnica in grado di far brillare le connessioni neuronali, gli scienziati hanno rilevato, su topi, che i neuroni olfattivi, quando inviano i “segnali” al cervello, lo fanno in modo molto diverso tra loro. “Quando si percepisce un profumo – dice Kristin Baldwin, autrice dello studio – il segnale odoroso parte dal naso, è captato e decodificato dai “radar” della mucosa nasale, si ferma nella formazione nervosa del bulbo olfattivo (chiamato glomerulo) e da qui è veicolato verso corteccia olfattiva primaria, una regione del cervello capace di decifrare 10.000 odori”.

La conclusione della ricercatrice è chiara e condivisibile: i dati provenienti dal modello topo, molto simile all’uomo per anatomia del sistema olfattivo, mostrano che abbiamo ancora molto da imparare su come il cervello sia collegato ai sensi; nel frattempo è evidente che ogni singolo individuo elabora, interpreta e reagisce alle informazioni “odorose” in maniera esclusiva.

Proprio in virtù di quest’ultimo dato si tenga presente che Il profumo è il modo più rapido per cambiare umore: attenti quindi a scegliere il vostro, non si sa mai cosa potrà raccontare di voi.

Catello Somma

 

Lo sapevate che:

La potenza olfattiva però non dipende solo dalla estensione della mucosa ma anche dal numero di cellule recettive per cmq. che nell’uomo sono circa 5.000.000 mentre in un pastore tedesco, per esempio, sono 220.000.000 e più. Inoltre i cani sono in grado di distinguere 12 odori contempora- neamente e possono identificare una sostanza diluita fino a 1/10.000.000.

Il gusto è costituito al 90% circa dall’olfatto: se tieni in mano una rosa e mangi una barretta di cioccolata, la cioccolata saprà di gesso.

 

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